Regia di Michael Pearce (II) vedi scheda film
L'isola di Jersey, territorio inglese nella Manica, feudo normanno aspro e selvaggio, battuto dall'oceano e dai venti, è lo scenario ideale, quasi attore principale, di questo melodramma a tinte forti, bello, asciutto, sanguigno. Michael Pearce al suo esordio nella lunga distanza, a soli 37 anni maneggia la materia Cinema già con grande forza e abilità. Al servizio di un macchina da presa nervosa, di una fotografia splendida e di un pugno d'attori perfettamente calati nella parte, c'è una trama che appoggiandosi ampiamente su un classico melodramma dove lei, di buona famiglia, s'innamora di un isolano dal passato problematico, svela lentamente la vera natura del film, immergendoci in un thriller cupo e doloroso, che finirà per confondere il passato dei due protagonisti in maniera ineluttabile. Un lavoro che si nutre di quei luoghi, fotografati, ripeto, benissimo, che finiscono per innervare anima e corpo di tutti i protagonisti del film, spazzando via tutti i rischi della banalità o della melensaggine. Qui si soffre con Moll, quasi fosse la Bess de "Le Onde Del Destino", interpretata da una intensissima Jessie Buckley, e si finisce per appassionarsi all'atmosfera che si fa sempre più cupa mano a mano che la vicenda si svolge. Un gran bel film, puro Cinema come se ne vede gran poco oggigiorno.
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