Regia di Buster Keaton, John G. Blystone vedi scheda film
Uno dei primissimi lungometraggi di Keaton, "Our hospitality" è diretto dal comico insieme a John Blystone, che anni dopo dirigerà anche alcuni film di Stanlio e Ollio. Il film è una bonaria presa in giro delle faide del West che rendevano nemiche alcune famiglie per intere generazioni, con il nostro Buster che guarda caso si innamora della figlia dei suoi nemici che vorrebbero fargli la pelle, anche se sotto il tetto di casa sono bloccati dalle leggi dell'ospitalità. Keaton aveva già all'inizio un'ottima predisposizione per la gag puramente cinematografica, e qui riesce a piazzarne parecchie con inusitata efficacia su una durata di 75 minuti ben amministrata, ovviamente più impegnativa rispetto a quello che aveva mostrato nei primi cortometraggi. Keaton nel ruolo di Willie McKay è come sempre "impassibile", ma mostra una studiata abilità nell'adattare la sua maschera facciale alle situazioni più drammatiche o improbabili; quello che rende il film decisamente moderno, però, è una regia che già risulta matura nell'attenzione al dettaglio, nella gestione di sequenze piuttosto elaborate per un film del 1923 come il primo viaggio in treno di Will con una serie di comiche disavventure, e nella perfetta integrazione alla trama di acrobazie e pezzi di bravura come quello famoso di Will e della ragazza sulle cascate nel prefinale, realizzato in studio ma assolutamente verosimile, con un effetto spettacolare che non diminuisce al giorno d'oggi. Forse non siamo ancora alla genialità di "Come vinsi la guerra" e "La palla n.13", ma resta una commedia godibilissima e diretta con talento sopraffino, probabilmente il suo primo capolavoro nel lungometraggio.
Voto 9/10
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