Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
un grandissimo film fino a quando rimane circoscritto al palco dell'appartamento di calvero. il clown rifiutato da tutti è un concentrato di ottimismo che ha ripreso vita dal triste tentato suicidio della giovane teresa. un pò come i fiori di ernest borgnine nel corto di sean penn, che si rianimano con il crollo delle torri gemelle che lasciano passare la luce del sole, calvero cerca con tutto se stesso(consumandosi da ambo i lati)di innaffiare e concimare quella giovinetta con tutto il buon umore che può ripescare in fondo al proprio cuore. siamo nel 1914 e una guerra si fa presagire da articoli di giornali sempre più importanti che però calvero non vuole ascoltare. teresa riesce a superare i suoi impedimenti psicologici grazie a calvero e calvero riesce ad abbandonare la bottiglia che lo ha sempre più esigliato dai palcoscenici e dalla voglia di divertire. purtroppo però l'eccessiva lunghezza lo ha reso ai miei occhi e alla mia mente un pò troppo prolisso. la scalata al successo di teresa, l'incontro con il pianista povero, l'arrivo della guerra e il rientro faticoso di calvero sotto i riflettori della ribalta sono stati faticosi come gli ultimi istanti di vita dell'ormai stremato clown. tutto è bello nel film dell'omino straccione, e anche il ripescaggio di quel vagabondo muto con la gamba che si ritira e si sgonfia come uno pneumatico fa nostalgia, così come il numero con il suo vecchio compagno di avventure cinematografiche buster keaton. il significato e l'importanza che dobbiamo ricordarci di dare alla vita è un messaggio talmente semplice che a volte rischiamo di darlo per scontato. purtroppo ne sono uscito un pò stremato anche io dalla visione.
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