Trama
Jacques Tondelli abita a Parigi ed è uno scrittore. Non ha ancora 40 anni ma ha già nei confronti della vita una sfiducia che gli impedisce d'immaginare che il meglio debba ancora venire. Più a Ovest, dalle parti di Rennes, c'è Arthur Prigent. Arthur è uno studente, legge e sorride molto e crede che tutto sia possibile. Jacques e Arthur si piaceranno.
Approfondimento
SORRY ANGEL: L'INIZIO E LA FINE DI UNA VITA
Diretto e sceneggiato da Christophe Honoré, Sorry Angel racconta la storia di Arthur, un ventenne che nel 1990 studia a Rennes. La vita di Arthur cambia il giorno in cui incontra Jacques, uno scrittore che vive a Parigi con il figlio. Durante il corso dell'estate, Arthur e Jacques si piaceranno e si ameranno. Ma Jacques sa che il loro amore deve essere vissuto velocemente.
Con la direzione della fotografia di Rémy Chevrin, le scenografie di Stéphane Taillasson e i costumi di Pascaline Chavanne, Sorry Angel viene così raccontato dal regista e sceneggiatore in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Cannes 2018: "Sorry Angel racconta di un primo amore, che allo stesso tempo è un ultimo amore. Racconta dell'inizio di una vita e della fine di una vita attraverso un'unica relazione sentimentale, quella del giovane provinciale Arthur e dello scrittore, prossimo alla morte, Jacques. Sorry Angel dunque combina tra loro due sentimenti agli antipodi: lo slancio e la rinuncia. Quindi, la storia d'amore non è altro che un mezzo per raccontare gli inizi della vita da adulto di Arthur e gli ultimi giorni dell'esistenza di Jacques. È possibile che senza questo amore Jacques sarebbe vissuto più a lungo, perché si è convinto che la sua malattia, l'AIDS, lo renda inadatto a questo sentimento e che non sia più in grado di viverlo. Credo che il vero argomento del film stia proprio lì, negli effetti opposti dell'amore. Potremmo definire Sorry Angel un melodramma ma non tanto su un amore impossibile quanto su una vita impossibile.
Dopo due adattamenti letterari, uno da Ovidio (Métamorphoses) e l'altro dalla Contessa di Segur (Quella peste di Sophie), avevo bisogno di tornare a una storia originale, più reale e vicina a me. Volevo far rivivere gli anni Novanta per raccontare lo studente che sono stato e lo scrittore che sognano di incontrare (ma che non ho mai incontrato). Ho riletto autori come Hervé Guibert, Bernard-Marie Koltès, Pier Vittorio Tondelli e Jean-Luc Lagarce, e le loro storie che rievocano lo spettro dell'AIDS o l'affrontano. In cinque o sei settimane, ho scritto la sceneggiatura e ho dato corpo ai personaggi di Jacques e Arthur che con i loro conflitti potrebbero anche essere la stessa persona in due momenti differenti della loro vita. Agli occhi di Arthur, Jacques è un modello a cui ispirarsi. Agli occhi di Jacques, Arthur è un'evocazione della sua giovinezza, quasi un ricordo.
Sorry Angel è per certi versi anche un film di riparazione e consolazione. Appartengo a una generazione di artisti e omosessuali per i quali affrontare il problema dell'AIDS è particolarmente delicato e complicato. Perché, probabilmente, sarebbe stato necessario in passato ascoltare le parole dei pazienti prima di quelle di coloro che sono stati testimoni senza essere vittime. Era la vera priorità. Ancora oggi mi sento a disagio per la morte di persone che ho conosciuto e per quella di coloro che non ho conosciuto ma che avrei voluto incontrare e che continuano a ispirarmi. Sono loro che hanno fatto nascere in me l'amore per la letteratura e il cinema e non averli incontrati almeno una volta lo percepisco come una mancanza. Sorry Angel non è un modo per colmare tale assenza ma rappresenta per me l'occasione, attraverso la finzione, di regalarmi quell'incontro che non ha mai avuto luogo".
Il cast
A dirigere Sorry Angel è Christophe Honoré, regista e sceneggiatore francese. Nato a Carhaix nel 1970, Honorè sin da adolescente è stato un appassionato di cinema e letteratura. Ha studiato Lettere moderne e Cinema in Bretagna prima di cominciare la sua carriera come autore di libri per bambini (pur trattando… Vedi tutto
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.