Regia di Paolo Ruffini vedi scheda film
La lapide tombale dell'odiata tradizione del film di Natale o solo la sua nostalgica celebrazione nella bolsa speranza di un rilancio?
L'incasso in calando dei cinepanettoni è una realtà che i produttori Luigi e Aurelio De Laurentiis non sanno assolutamente da che parte prendere. Più d'ogn'altra cosa lo dimostra quest'equivoco e raffazzonato best of arrangiato con totale impreparazione da Paolo Ruffini: è la lapide tombale dell'odiata tradizione del film di Natale o solo la sua nostalgica celebrazione nella bolsa speranza di un rilancio? Comunque, al di là dell'opinione dei malevoli ad ogni costo, passare in rassegna la trentina di commedie natalizie Filmauro per spremervi uno studio sociologico in senso lato sui cambiamenti di mentalità e di assetto sociale in Italia dagli anni Ottanta fino ad oggi si sarebbe potuto rivelare stimolante. Ma Ruffini non è affatto il tipo da compiere un discorso di tale spessore: difatti butta tutto in caciara e in beceraggine, montando alla rinfusa spezzoni su argomenti "sopraffini" come il sesso, la cacca e gli animali. Diego Abatantuono che schernisce l'affettazione degli altoborghesi da Vacanze di Natale 90, gli equivoci su amanti e mogli tra Christian De Sica e Massimo Ghini da Natale a Miami e le diverse scene ripescate dal primo Vacanze di Natale (Mario Brega che si arrabbia, Riccardo Garrone che scopre l'orientamento gay del figlio De Sica) provocano il riso, ma perdono il grosso del proprio valore se decontestualizzati da una storia che li supporti.
Sui titoli di testa una ripugnante versione remix di Moonlight Shadow di Mike Oldfield e Maggie Reilly.
Film DELUDENTE (4) — Bollino GIALLO
VISTO al CINEMA
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