Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Gualtiero Saporito (Massimo Boldi) è un cuoco creativo, questo non significa che sia bravo. Nella realizzazione stravagante di piatti sicuramente originali crea però accostamenti assurdi e cibi dal sapore pessimo. Cacciato dal ristorante di famiglia (che, per colpa sua, continuava a perdere stellette sulle guide, creando disagi alla moglie che, al contrario, è un'ottima cuoca!) viene assunto da un impresario di catering che, per ricevere i fondi per risollevare la sua azienda, deve perdere una sfida dove la posta in palio è organizzare l'albergazione del prossimo G8 che si dovrebbe svolgere nel Trentino Alto Adige durante il periodo delle feste natalizie. Naturalmente il Gualtierone ignora tutto ciò e pensa di essere stato scelto per doti particolari (in fondo è vero!). Per l'occasione guida un team al suo livello: un aiuto cuoco che, un tempo bravissimo e dipendente di famosi e rinomati ristoranti, colpito da una malattia che gli impedisce di sentire odori e sapori (probabilmente una forma di Covid. Premetto che il mio non vuole essere sarcasmo da complottista negazionista, categoria di persone che odio, ma, semplicemente, citare, consultando la nota del Ministero della Salute che esistono forme di Covid non mortali, come sono invece la Sars e il Covid19, che presentano sintomi simili), un sommelier astemio e una bella pasticcera che, bocciata varie volte per incapacità dalla scuola alberghiera, ha cominciato la professione di "pasticcera spogliarellista" che esce da torte finte, però facendo credere al marito di essere una vera pasticcera esperta di catering. Come andrà a finire?
Dopo il distacco dal collaboratore storico Christian De Sica, Massimo Boldi ha pensato di rendersi originale sperimentando nuove categorie di film vacanzieri: dopo OLE', dove avrebbe dovuto avere la nuova spalla Vincenzo Salemme (che, con lui, recita solo lì), arriva il "Cinematrimonio" (con storie di matrimoni durante le vacanze di Natale, film quasi sempre poco riusciti), il "Telepanettone" (apparentemente col solo, e abbastanza riuscito, NATALE A 4 ZAMPE, girato a Torino e Sestriere, info a cura del Dizionario del Turismo Cinematografico) e, ultimamente, il "Natalechenonc'è" perlomeno per quasi tutto il film (nel finale si vede) con titoli come UN NATALE AL SUD, poco riuscito e NATALE DA CHEF, decisamente più riuscito e, forse, il migliore (a pari merito con NATALE A 4 ZAMPE) tra questi CineBoldi da solista (anzi, con la vera nuova spalla Biagio Izzo!).
L'idea di partenza sembra un rifacimento culinario de L'ALLENATORE NEL PALLONE (lì Oronzo Canà veniva assunto per far retrocedere la Longobarda) però nelle sapienti mani di uno dei migliori registi di Cinepanettoni (Neri Parenti, solitamente impegnato nei più riusciti lavori con la coppia Christian De Sica/Massimo Ghini) si traforma in una satira sulla nouvelle cousine (ok il grande Gualtiero Marchesi era un genio e cuoco straordinario, però quanti hanno contestato i suoi stravolgimenti di piatti e pizze classiche con l'oro e altro?), dosa le buone idee che erano state sfruttate male nel precedente UN NATALE AL SUD (cioè internet e la tecnologia, qua interpretata da una Loredana De Nardis, influencer che cerca like e visualizzazioni dai follower con i più stravaganti travestimenti arrivando pure ad organizzare un crowfounding!), crea gag riuscite (molte delle quali con una Milena Vukotic in equivoci sorprendenti) e ci regala un finale politico tra i più divertenti degli ultimi anni. Non un capolavoro, ok, ma un filmetto tuttavia divertente e abbastanza riuscito.
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta