Regia di Neri Parenti vedi scheda film
L'epilogo in salsa scatologica con Angela Merkel e Paolo Gentiloni al cesso è quanto di più agghiacciante la mente umana abbia mai pensato di concepire.
Massimo Boldi cucina coi piedi e si prodiga nel mungere una vacca, Biagio Izzo accudisce una maiala (con tutti gli orribili equivoci del caso) e mangia palline di cacca di capra credendole olive, Maurizio Casagrande si vede costretto a ingaggiare il peggiore chef in circolazione (ovvero Boldi) per perdere la gara d'appalto per il pranzo del G7 (ideuzza che Neri Parenti, Gianluca Bomprezzi, Alessandro Bencivenni e Domenico Saverni sgraffignano di peso a L'allenatore nel pallone, fra l'altro), il "toscanaccio" Paolo Conticini ha la zeppola per colpa di dentoni che somigliano a quelli portati da Maurizio Crozza per l'imitazione di Matteo Renzi, la moglie di Raoul Bova (Rocío Muñoz Morales) fuoriesce dalle torte di addio al celibato ed Enzo Salvi si becca una forchettona nel deretano. Altro da dire su questo asfittico e indesiderabile cinepanettone? Il Natale del titolo, manco a dirlo, nemmeno è presente (se non all'inizio e alla fine), la farsaccia fagocita sempre qualsiasi tentativo di commedia più ambiziosa, la regia di Parenti è di una sciatteria che incute angoscia e l'epilogo in salsa scatologica con Angela Merkel e Paolo Gentiloni al cesso è quanto di più agghiacciante la mente umana abbia mai pensato di concepire. Il fatto che si rida (con tanto di senso di colpa) per due o tre battute salvabili o grazie alla spontanea simpatia del cast comico non può giustificare ancora a lungo l'esistenza di prodotti di tale pochezza, vecchiume e beceraggine, che zavorrano il cinema italiano impedendogli qualunque tentativo di rinascita. E neanche il botteghino funge più da possibile scusante (il grande pubblico – dati alla mano – si è stufato ormai da un pezzo).
Musiche di Bruno Zambrini. Sui titoli di coda c'è Crazy dei The Kolors.
Voto: 3 — Film SCADENTE
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