Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
Tutto un viaggio in treno. Ma su un treno davvero speciale dove insieme alle emozioni del movimento dei vagoni e dello sferragliare delle rotaie, si trova anche la violenza dei maledetti capotreni pronti ad uccidere quei ladri vagabondi che viaggiano clandestinamente.
Il viaggio diventa ancora più pericoloso se si ha la ventura di incontrare - come in questo caso - un personaggio sanguigno come quello interpretato da Ernest Brognine che ha fatto del suo treno e della caccia spietata che da ai clandestini, una vera e propria "ragione di vita".
Lee Marvin però, altrettanto "epicamente monumentale", è pronto a fronteggiarlo, e lo scontro sarà inevitabilmente spietato.
Un film straordinario che può essere letto anche come una metafora: da una parte la proprietà privata del "potere", dall'altra la disperazione proletaria che tenta di appropriarsene e che vuole riconosciuto il diritto a "esistere" e prosperare.
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