Nel 1933, con gli Usa ancora nella morsa della terribile crisi economica, un emarginato chiamato "Numero uno" per la sua superiore abilità nel viaggiare di frodo sulle ferrovie, sfida il feroce Shak, capotreno del convoglio merci fra Salem e Portland, deciso a impedirgli di compiere a sbafo l'intero percorso. Ne esce una durissima lotta, spietata, intrisa di violenza, di sangue e di morte. Realizzato a mo' di ballata, il film evidenzia la propria natura metaforica dell'eterno conflitto fra individualismo libertario e servaggio del potere. La narrazione tesa, i ritmi serrati danno efficaia al crudo, intransigente "messaggio" dell'opera.
Capolavoro firmato dal regista che preferisco in assoluto. Efficacissima e indimenticabile la splendida canzone "A Man and a Train" cantata da Marty Robbins.
Coerente con il proprio assunto, Aldrich ha realizzato un’opera ammirevole e perfetta, la cui epica di sapore un po’ arcaico nell’ambito del cinema americano degli anni ’70, rimane forse la prova migliore della sua straordinaria modernità, e un compendio superlativo che esalta la qualità del suo cinema della disfatta e del furore.
L’imperatore del nord, coinvolgente, epicizzata ballata folk dalle atmosfere che richiamano direttamente alla memoria il grande London (La strada, romanzo pubblicato dallo scrittore nel 1907 ne testimonia autorevolmente i riferimenti), è un classico dell’avventura, perfetto per ritmo, ambientazione e caratterizzazione dei personaggi, che concentra soprattutto la sua attenzione… leggi tutto
Lo scontro tra due personaggi nell'America della Depressione, che sembrano due residui dell'epopea del vecchio West e fanno sembrare piccolo piccolo il giovane hobo interpretato da Keith Carradine. Il film è ben girato ed avventuroso, ma, a parere mio, un po' fine a sé stesso e alquanto verboso. Notevoli, comunque, Lee Marvin ed Ernest Borgnine. Di Aldrich, preferisco altre… leggi tutto
Il ruolo che lo consacrò fu indubbiamente quello di Liberty Valance ne "L'uomo che uccise Liberty Valance", ma Lee Marvin aveva già parecchia esperienza alle spalle: fu uno di quegli attori che che…
Questo film, ispirato da un racconto di Jack London, è ambientato negli anni Trenta del secolo scorso, durante la grande depressione seguita alla crisi finanziaria del 1929. La storia si svolge nell’Oregon ed è incentrata sugli “hobos”, vagabondi ridotti in miseria dalla crisi costretti a vivere di espedienti spostandosi clandestinamente su treni merci cercando di…
Questa Playlist raccoglie delle pellicole la cui trama è totalmente (o quasi totalmente) incentrata sullo scontro fra due persone... Uno scontro per la sopravvivenza e per avere la meglio l'uno sull'altro.
Qui…
Duro, ruvido e massiccio come i due protagonisti del film, Lee Marvin e Borgnine (enormi). Aldrich ci mette la politica, le classi sociali, le differenze generazionali, tutto dentro un treno, simbolo del potere. Teso e con un grande ritmo, lo ambienta negli anni 30, anni di depressione. Pensate cosa fosse stato nelle mani di Sam Peckinpah, progetto ideato da lui, questo, con tutto il rispetto…
Il treno, "locus conclusus" in movimento, una sorta di strano paradosso che la mente fatica ad accettare. Strumento del viaggio, della fuga, del ritorno. Luogo d'incontro o agente separatore, ambiente ideale di…
Fin dalle origini del cinema sono state due le figure emblematiche, usate e riutilizzate in ogni contesto per rappresentare la grande novità dell’immagine in movimento. In seguito sono diventate figure…
Attore amatissimo, conosciuto fin dall'infanzia grazie a una delle pellicole che piu di tutte ha segnato il mio immaginario e che rimane per sempre nel mio cuore ovvero "L' Avventura del Poseidon ". In quel film…
Il treno che corre lungo le rotaie porta in alto e in basso l'umore di noi fragili cristiani, basta entrare nella hall di una stazione e ci s'immerge in un oceano di anime che a volte partono per non tornare più, io…
Dura 2 ore e non è mai noioso. la fotografia è superba e il dialogo intelligente, piuttosto filosofico a volte. Lo scenario è mozzafiato, le battaglie dure e brutali,nel secondo tempo c'e spazio per un po di umorismo la scena del battesimo su tutte.voto 7,5
un film dalla trama coinvolgente, dove la realtà di questi vagabondi attrae lo spettatore in un' avventura quasi epica (la sfida di "Numero 1" scatena scommesse e viene addirittura telegrafata tale è il rischio dell' impresa). inoltre il grande talento del regista riesce a far divenire il treno in qualche modo il vero protagonista della storia. eccezionali le…
Lo scontro tra due personaggi nell'America della Depressione, che sembrano due residui dell'epopea del vecchio West e fanno sembrare piccolo piccolo il giovane hobo interpretato da Keith Carradine. Il film è ben girato ed avventuroso, ma, a parere mio, un po' fine a sé stesso e alquanto verboso. Notevoli, comunque, Lee Marvin ed Ernest Borgnine. Di Aldrich, preferisco altre…
Opera a rischio oblio da recuperare prima che sia tardi. Aldrich si allontana dalla civilità messa in ginocchio dalla Grande Depressione e sceglie le rotaie come campo di battaglia, innestando un duello all'ultimo sangue a speculare controfigura del paese industrializzato. Doveva essere diretto da Sam Peckinpah: è arrivato un sostituto che non solo non lo ha fatto rimpiangere, ma…
Tutto un viaggio in treno. Ma su un treno davvero speciale dove insieme alle emozioni del movimento dei vagoni e dello sferragliare delle rotaie, si trova anche la violenza dei maledetti capotreni pronti ad uccidere quei ladri vagabondi che viaggiano clandestinamente.
Il viaggio diventa ancora più pericoloso se si ha la ventura di incontrare - come in questo caso - un personaggio…
L’imperatore del nord, coinvolgente, epicizzata ballata folk dalle atmosfere che richiamano direttamente alla memoria il grande London (La strada, romanzo pubblicato dallo scrittore nel 1907 ne testimonia autorevolmente i riferimenti), è un classico dell’avventura, perfetto per ritmo, ambientazione e caratterizzazione dei personaggi, che concentra soprattutto la sua attenzione…
Lo scopo primario di questa mia, è proprio quello di esprimere la mia personale soddisfazione nel rilevare che finalmente qualcuno si sta ricordando di un nome importante e fondamentale come quello di Robert…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
Capolavoro firmato dal regista che preferisco in assoluto. Efficacissima e indimenticabile la splendida canzone "A Man and a Train" cantata da Marty Robbins.
commento di Utente rimosso (ManuelaYT)Coerente con il proprio assunto, Aldrich ha realizzato un’opera ammirevole e perfetta, la cui epica di sapore un po’ arcaico nell’ambito del cinema americano degli anni ’70, rimane forse la prova migliore della sua straordinaria modernità, e un compendio superlativo che esalta la qualità del suo cinema della disfatta e del furore.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Visto tanti anni fa, ne ho un bellissimo ricordo; voglio rivederlo per una conferma e magari aggiungere (o togliere?) una stelletta :-))
commento di stokaiser