Il commissionario è una metafora degli smarrimenti e del dissesto che attraversano la società di oggi, ma Pomilio è lo scrittore meno cinematografico che si possa immaginare. E questo è un racconto pieno di suggestioni e di scavi psicologici ambigui, e si direbbe privo di azione. Così ho mutuato "il fatto" da un altro suo racconto, Il vicino. La fedeltà a un testo letterario non consiste tanto nella riproduzione di un intreccio, quanto nel coglierne lo stile...” (Florestano Vancini).
Un impiegato ministeriale vive e lavora in modo integerrimo, quantomeno all’apparenza. In realtà ben conosce lo squallore e l’assenza di scrupoli morali reconditi nel suo ambiente di lavoro, tanto che pian piano monta in lui un’angoscia nevrotica che lo porta alla follia.
Nella parte finale della sua carriera registica, Florestano Vancini intraprese un proficuo… leggi tutto
altra piccola perla della televisione di stato, anno di grazia 1983. un travet, un lavoratore che vorrebbe essere dello stato, ma rimane al di fuori di esso, navigando nelle fetide acque del MINISTERO, conosciuto da tutti, ma senza che nessuno veramente sappia a quale poltrona si sia aggrappato tenacemente. con le musiche Morriconiane-complottiste di manuel de sica, sembra proprio di essere in… leggi tutto
Anche se al pubblico non è piaciuto, debbo dire che di film su millantatori in genere ve ne sono, ma questo è alquanto inedito e ben recitato. La figura del protagonista è credibile e ben recitata tanto da far scorrere la visione con interesse e curiosità senza annoiare. Inoltre il film con abilità e discrezione ci mostra l’inefficienza degli uffici…
Un impiegato ministeriale vive e lavora in modo integerrimo, quantomeno all’apparenza. In realtà ben conosce lo squallore e l’assenza di scrupoli morali reconditi nel suo ambiente di lavoro, tanto che pian piano monta in lui un’angoscia nevrotica che lo porta alla follia.
Nella parte finale della sua carriera registica, Florestano Vancini intraprese un proficuo…
altra piccola perla della televisione di stato, anno di grazia 1983. un travet, un lavoratore che vorrebbe essere dello stato, ma rimane al di fuori di esso, navigando nelle fetide acque del MINISTERO, conosciuto da tutti, ma senza che nessuno veramente sappia a quale poltrona si sia aggrappato tenacemente. con le musiche Morriconiane-complottiste di manuel de sica, sembra proprio di essere in…
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Commenti (1) vedi tutti
Storia poco appassionante e noiosa.voto.1.
commento di chribio1