Regia di Wayne Roberts vedi scheda film
Arrivederci professore è senza dubbio un film recitato molto bene e con alcune idee interessanti. Johnny Depp come al solito fa un buon lavoro, interpretando un personaggio in modo volutamente sopra le righe, ma senza mai risultare fastidioso.
Il film pero' ha un difetto molto grave: tutto il resto non funziona.
Una sceneggiatura già di suo piena di banalità e cliche di ogni tipo viene ulteriormente appesantita da varie incongruenze che rendono la visione della pellicola frustrante e impediscono allo spettatore di godersi la storia che il film cerca di raccontare.
Ciò impedisce di immedesimarsi con il personaggio interpretato da Depp, un professore universitario che dopo aver scoperto di avere un cancro decide di non prolungare la sua agonia attraverso cure in ospedale, ma di godersi il tempo che gli rimane cercando di dare insegnamenti preziosi ai suoi alunni.
Il personaggio nelle intenzioni degli autori doveva essere il classico professore politicamente scorretto ma che nel profondo è simpatico e che affronta le tragedie della vita con serenità. La scelta di un attore come Depp risulta quindi azzeccata. Invece a causa dell'incapacità degli sceneggiatori il personaggio risulta essere una persona arrogante, incoerente e che affronta la sua malattia con superficialità ed egoismo.
Il professore non cerca mai di riparare ai propri errori o di riallacciare i rapporti con le persone a cui vuole bene e preferisce deprimersi nel proprio ego. Sono sempre gli altri a dover fare il primo passo e a dover cercare di farlo uscire dalla propria depressione, come se fosse colpa loro se si è ridotto in quello stato.
Le perle di saggezza che il personaggio rifila ai suoi studenti lasciano allibiti per la banalità con cui sono state scritte e per l'arroganza con cui gli sceneggiatori cercano di farci credere che in verità esse siano frasi poetiche e piene di significato.
Evidentemente l'intenzione era di fare un film profondo come L'Attimo Fuggente e invece il risultato finale è triste e veramente deprimente.
L'umorismo del film più che politicamente scorretto sembra il classico umorismo che i benpensanti credono sia scorretto e grottesco, ovvero un tipo di comicità che non prende di mira nessuno e che è abbastanza volgare da sembrare scorretto, ma non troppo cattivo da risultare offensivo per determinate persone.
La regia piatta e completamente sterile di Wayne Roberts non fa altro che peggiorare un film che fallisce sotto ogni aspetto importante, esclusa ovviamente la recitazione, che rende la pellicola meno noiosa di quello che rischiava di essere, ma che comunque non è abbastanza convincente da far risultare il prodotto finale anche solo minimamente appasionante.
Nel suo ultimo atto il film abbandona completamente la strada del politicamente scorretto e abbraccia quella del moralismo da quattro soldi. Ciò mette quindi la pietra tombale su quello che si può gia definire come uno dei film più deludenti dell'anno.
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