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My Generation

Regia di David Batty vedi scheda film

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La recensione su My Generation

di mm40
6 stelle

Documentario sulla rivoluzione socioculturale avvenuta negli anni Sessanta nel Regno Unito e destinata a sconvolgere il pianeta intero.

C’è stato un periodo in cui Londra era realmente il centro del mondo e quel periodo corrisponde bene o male alla seconda metà degli anni Sessanta. La cosiddetta Swinging London era una città in eterno movimento nella quale la società era in subbuglio e il mondo culturale produceva continuamente nuovi modelli e fenomeni: dalla moda al cinema, dalla letteratura alla fotografia, ma soprattutto nel campo della musica. Beatles, Who, Kinks, Rolling Stones, Animals, Cream, Zombies, Small Faces e tanti altri: band di quel periodo che gravitavano attorno alla capitale inglese e che contribuirono in maniera decisa alla bilancia economica nazionale, e che naturalmente sono al centro della colonna sonora – farcita di canzoni dell’epoca – di questo documentario. Un ulteriore argomento di evidente interesse, al di là dei contenuti insomma, viene creato affidando la narrazione di My generation a Michal Caine, attore ancora oggi simbolo dell’inglesità anni Sessanta; con la sua guida ripercorriamo così le immagini più significative di quegli anni grandiosi, nei quali il sogno si era fatto realtà e la gioventù era al potere, con l’ovvia complicità di una rinnovata pace mondiale. Twiggy, David Baley, Mary Quant e una miriade di musicisti popolari (Lennon e McCartney in testa a tutti, certamente) compaiono in interviste e altro materiale di repertorio per raccontare in prima persona quegli anni d’oro. Sceneggiatura di Ian La Frenais e Dick Clement, regia di David Batty, noto per i suoi documentari su Gesù e sui Vangeli. 6/10.

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