Regia di Jason Raftopoulos vedi scheda film
VENEZIA 74 - ORIZZONTI
Un giovane padre donnaiolo, giocatore d'azzardo ed immaturo, deve restituire entro quella stessa giornata una somma di denaro ad uno strozzino. Peccato che quella stessa mattina l'ex compagna gli ricordi che egli ha in affidamento per tutto il giorno il figlio decenne che i due hanno concepito ai tempi del loro amore.
Il lavoro, che gli impone consegne a domicilio, il figlio capriccioso appresso, intervalli abusivamente consumati nei luoghi di scommessa ove l'uomo vince, certo, ma non ha la forza di smettere e riperde tutto, ed ecco che la giornata assume le dinamiche di un caotico incubo senza tregua.
Un padre ed un figlio che si vogliono bene ma non arrivano ad intendersi come da rispettivi ruoli, a bordo della bella ed intonsa auto d'epoca bianca che l'uomo ricevette dal padre (ma acquistandola, non in eredità, come tiene a precisare al figlio), impareranno a rispettarsi a vicenda (cosa che non era mai avvenuta prima per entrambi) e ad essere fieri l'uno dell'altro, finalmente, imparando ognuno a prendersi le rispettive responsabilità.
Un film irrimediabilmente on the road che sa catturare l'attenzione quando riesce a documentare la sensibilità e l'intesa crescente che si sviluppa gradualmente tra i due familiari. Gli attori impegnati ad interpretarli, Damian Hill e Ty Perham, pur senza strafare, riescono a convincere e la regia del cineasta di origine greca Jason
Raftopoulos si dimostra funzionale.
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