Una riflessione sul significato sconvolgente del desiderio cannibalistico nella storia e nella cultura umana attraverso il pensiero e l'esperienza del giapponese Issei Sagawa (e del suo inquietante rapporto con il fratello).
Non è stato lo scandalo che tutti, o forse solo gli autori si aspettavano, non ha costretto grappoli di spettatori indignati a fischiarlo né stomaci sensibili a rotolare fuori dalla sala smadonnando perché una fila è una fila, e magari sotto il sole a picco all’ora di pranzo nun è cosa!
Più che un lungometraggio votato alla settima arte andrebbe… leggi tutto
Divampa il (fuori)fuoco cannibale
La sensazione che si avverte, è che Caniba sia un film cieco. Come cieca è la macabra ed irrefrenabile pulsione sessuale, il desiderio febbrile. Cieco perché non c'è un'effettiva via di fuga per lo sguardo e, nemmeno, nello sguardo. Non c'è spazio per lo spettatore, nonché per una (im)probabile… leggi tutto
La Legge delle Cinque Sp(h)ighe.
Piano Quinquennale →→ Un po' così, alla Carlona.
Collettivizzazione →→ Incorporazione.
Dekulakizzazione →→ Denazificazione.
Tra il…
Divampa il (fuori)fuoco cannibale
La sensazione che si avverte, è che Caniba sia un film cieco. Come cieca è la macabra ed irrefrenabile pulsione sessuale, il desiderio febbrile. Cieco perché non c'è un'effettiva via di fuga per lo sguardo e, nemmeno, nello sguardo. Non c'è spazio per lo spettatore, nonché per una (im)probabile…
VENEZIA 74 – ORIZZONTI – PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Nel 1981 un angosciante fatto di cronaca nera sconvolse l’opinione pubblica francese ed europea: lo studente universitario giapponese Issei Sagawa uccideva la sua compagna di studi, fagocitandone parte del cadavere: un vero e proprio atto di cannibalismo che fece scalpore, e che fece riconoscere il carnefice, inizialmente…
Leggendo la sinossi dell'opera, si era sparsa la voce che "Caniba" contenesse momenti di insostenibile visione legati, appunto, alla documentazione degli eventi che, circa vent'anni fa, videro salire alla ribalta delle cronache il protagonista del film. In realtà, sin dalle prime battute, Lucien Castaing-Taylor e Verena Paravel lasciano intendere che succederà poco o nulla di…
É incredibile come il tempo passi velocemente, soprattutto quando ti estranei dal mondo di tutti i giorni e ti trovi in una bolla che tiene a debita… segue
Quest'anno la sigla del Festival di Venezia è cambiata: non entriamo più nell'occhio di Simone Massi, nel petto del rivoltoso di Aleksandr Dovzenko o nella barca felliniana. Questa volta ricostruiamo…
Il Festival di Venezia anche quest'anno è giunto a conclusione. Lo abbiamo seguito giorno dopo giorno grazie ai nostri "inviati", che non ci hanno… segue
Non è stato lo scandalo che tutti, o forse solo gli autori si aspettavano, non ha costretto grappoli di spettatori indignati a fischiarlo né stomaci sensibili a rotolare fuori dalla sala smadonnando perché una fila è una fila, e magari sotto il sole a picco all’ora di pranzo nun è cosa!
Più che un lungometraggio votato alla settima arte andrebbe…
Quando si guarda Caniba si viene letteralmente inghiottiti da close-up senza confini e out of focus che sfidano gli occhi dello spettatore a oltrepassare i contorni dell'immagine, a mettere lui stesso a fuoco ciò che (non) si vede, a superare i limiti imposti dall'inquadratura. Fondamentalmente, il piacere di sfondare gli ostacoli e cadere nell'oblio.
Ai 2…
L'11 giugno del 1981 Issei Sagawa uccide a Parigi la sua compagna di studi Rene' Haltvelt. Dopo averla uccisa ne mangia 7 chili di carne. Viene catturato e imprigionato, considerato insano di mente, ottiene l'estradizione in Giappone e dopo pochi mesi viene rimesso in libertà. In patria diventa una celebrità: autore di macabri manga, scrittore di bestseller, attore di film…
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Commenti (1) vedi tutti
Noia, noia e poi ancora noia, direbbe Califano
leggi la recensione completa di yume