Regia di Samuel Maoz vedi scheda film
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Tre ambientazioni sceniche sono le diverse cornici che racchiudono tre momenti a se stanti di una stessa storia che, alla fine della pellicola si rivela chiarissima, poiché tutti i particolari apparentemente “slegati”diventano significativi pezzi di un solo disegno.
leggi la recensione completa di laulillaUn robottino giocattolo, verde elettrico con pistola, un dromedario, piastrelle grigie esagonali, un album di disegni originali, una sirena con la coda staccata in un tatuaggio. Con pochi potenti, indelebili, elementi si delinea un film prestigioso, con l’eleganza di un Sorrentino israeliano: il regista Samuel Maoz, per intenderci quello che vi
leggi la recensione completa di gaiartFotograficamente ha dei momenti notevoli, ma la ruffianaggine con cui monta una sceneggiatura stucchevole è davvero troppa. 6
commento di fra_pagaFilm molto particolare.. in senso positivo.. regia e script di un livello altissimo..tema delicato e profondo.. Interpretazione ottima.. da vedere.. voto 8
commento di nicelady55"Foxtrot" è un film dal timbro teatrale che però si apre a ventaglio sull'endemica questione mediorientale. La morte vi fa capolino con beffarda incisività, prima prendendo le forme di un tragico errore di valutazione, poi incrociando il suo cammino con gli imprevedibili percorsi del caso. La noia e la rabbia si incontrano lungo lo stesso destino.
commento di Peppe Comuneun film che racconta il fato del destino...a cui non si puo' scappare,non perdetelo,voto 8.
commento di eziocon 92 di Metascore su IMDB, Maoz sembra anche curiosamente attingere dal cinema delle limitrofe popolazioni "nemiche", come il neo-realismo iraniano nella nervosa 1a parte, o il realismo magico del palestinese Paradise Now nella 2a, più contemplativa. immagini e suono viaggiano in simbiosi, trattati con una cura estrema. giusto premio.
commento di giovenosta