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Dragged Across Concrete - Poliziotti al limite

Regia di S. Craig Zahler vedi scheda film

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La recensione su Dragged Across Concrete - Poliziotti al limite

di alan smithee
7 stelle

Mel Gibson, Vince Vaughn

Dragged Across Concrete (2018): Mel Gibson, Vince Vaughn

VENEZIA 75 - FUORI CONCORSO
Maniere forti per soluzioni rapide e concrete.
Ma i tempi cambiano e certi sceriffi di una volta, dai modi spicci e risolutivi, soccombono dinanzi al potere testimoniale e mediatico di immagini da telecamere sempre occultamente celate che li ritraggono in flagrante a picchiare e malmenare gli individui catturati, frutto di lunghi e protratti appostamenti.
Due poliziotti, uno sessantenne stanco e sfiduciato ma ancora in forma e un quarantenne italoamericano più ironico e sornione, finiscono, per questa grave negligenza, in congedo forzato; a corto di soldi, decidono di occupare il loro tempo libero pensando ognuno ai propri problemi economico-familiari e per questo a dedicarsi a stanare un tentativo di illecito per trattenersi loro i proventi.
Finiranno invischiati in qualcosa di ben più complicato, visto e considerato che si troveranno ad agire nel bel mezzo di una sanguinosa rapina a mano armata ai danni ad un caveau zeppo di lingotti d'oro, a combattere una squadra di nemici letali e armati sino ai denti.

Mel Gibson

Dragged Across Concrete (2018): Mel Gibson

Uscirne fuori vivi, risulterà praticamente impossibile.
Da una sceneggiatura di ferro che calibra i tempi lunghi senza mai far perdere l'attenzione sull'incastro attanagliante dell'intrigo, Dragged across concrete ci riporta in regia per la sua terza e sempre valida prova di regia, il cineasta del bel western sanguinario Bone Tomahawk e di quell'onirico bagno di sangue ed ossa spezzate rappresentato da Cell block 99.
S. Craig Zahler tende ai ritmi distesi, placidamente costruiti per caricarsi poco per volta di una tensione in continuo lento progresso, che tuttavia non smette di crescere.
Ritmi incalzanti nel tempo che ricordano il pur irraggiungibile Michael Mann, arricchiti da una solidità  narrativa che si traduce in capacità di sostenere il racconto con svolte improvvise di violenza senza scampo, mista ad ironia sbruffona sapientemente cadenzata: elementi che, ben amalgamati nello scorrere del tempo, riescono a dare ad un film dalla trama e dalle situazioni sulla carta viste mille volte, una loro dignità ed un vezzo d'autore che ci rendono Zahler persona degna da tenere d'occhio e seguire nel suo futuro percorso.
Ottimi Vaughn, sornione ed ironico, e valido pure il Mel Gibson - qui controllato e saggio, decadente e decaduto, piegato dalle sventure familiari ed avviato verso un fine carriera tutt'altro che glorioso e foriero di soddisfazioni e ricompense.

Tory Kittles

Dragged Across Concrete (2018): Tory Kittles

Molti i nomi noti coinvolti anche solo in piccoli fulminanti camei: dalla tenera Jennifer Carpenter, (povera cara!), a Udo Kier, abbonato ai camei di gran classe, a Don Johnson (in un bel confronto di maturi ma sempre affascinanti nell'epocale duetto con Gibson, a rappresentare il divario comportamentale e carrieristico tra il gretto e onesto di quest'ultimo, e il furbo ed arrivista del Johnson), oltre al glaciale Thomas Kretchmann.
Oltre due ore e mezza di tensione senza tregua e in crescendo costante anche nei lunghi momenti preparatori in cui non succede (quasi) nulla, significa saper gestire abilmente la matassa narrativa. E Zahler lo sa fare alla grande.

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