Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film
Se esistesse un genere cinematografico denominato SPAGHETTI WAR questo film ne sarebbe il portabandiera, si respira l'aria dei migliori prodotti della coppia Spencer-Hill nei quali spesso la sceneggiatura è l'igranaggio meno oliato dell'orologio che però è di precisione svizzera per quanto concerne il ritmo, l'azione e più che mai in questo caso la regia con conseguente montaggio di Castellari, davvero eccellente se si considera che è un film a basso costo.
L'aneddoto che fa di questo film un cult è quello di aver ispirato Tarantino "Bastardi senza gloria" che era poi il suo titolo originale rimasto inalterato per il mercato americano, ma c'è un film a cui "Quel maledetto treno blindato" è indiscutibilmente debitore ed è "Quella sporca dozzina" di Aldrich, con le dovute differenze si intende, la truppa di reietti è condannata alla fucilazione come lo erano i dodici dell'altro film e ce ne è per tutti i gusti: il nero Williamson a suo agio come dura pellaccia, il moralista Svensson, il codardo Basehart (figlio di Richard e Valentina Cortese), l'hippie arraffatutto Pergolani, e il cinico Hooten, riescono a scappare durante un trasferimento e si danno alla macchia ma l'incontro con un nazista fuggiasco, interpretato dal sempre bravo Raimund Harmstorf, li porterà a contatto con la resistenza, prima mettono a soqquadro una fortezza piena di tedeschi terminando le analogie con il film di Aldrich e poi si occupano del treno blindato del titolo che trasporta pericolosi missili balistici.
La messa in scena e i trucchi visivi sono efficaci come l'intero cast, in cui convivono attori poco dotati ed altri di lungo corso come lo scozzese Ian Bannen nei panni dell'ufficiale americano che guida la missione, devo ribadire però che lo script è stracolmo di riempitivi senza troppo costrutto come la scena delle infermiere crucche che fanno il bagno, e la relazione fra Nicole e Berle prima e Tony poi che sembra stare nel film per attirare anche il pubblico femminile e nulla più, ciò che salva il tutto e lo rende davvero gradevole sono le scene d'azione e le sparatorie soprattutto nella lunga sequenza dell'assalto al treno che si conclude purtroppo bruscamente e senza neanche un commento dei superstiti tra i quali c'è il personaggio peggiore dell'intero lotto, per sottolineare una volta di più che chi ha scritto il copione era un pessimo sceneggiatore o quanto meno in un periodo di poca ispirazione.
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