Regia di John Woo vedi scheda film
"Manhunt" è l'ultimo debordante action del maestro Woo, in cui facilmente si individuano tutti i rismi del cinema che rese grande il regista di Hong Kong in patria e poi in tutto il mondo. Imprinting a parte , aspettarsi gli eccessi di "The Killer" o della saga "A Better Tomorow" ( entrambi citati abbastanza spudoratamente ) da un regista che oggi sembra depotenziato se paragonato al se stesso di un paio di decenni fa, pare fuori luogo.
Eppure si segue con piacere questa storia di una caccia all'uomo che proprio non sta in piedi, tra spietate industrie farmaceutiche e riuscitissime donne killer potenziate, scontri action rutilanti e sparatorie chirurgiche; anche il gusto per il melò é sfogato in maniera impareggiabile, come solo Woo sa fare. Il suo cinema è l'unico che ricorda quello di Walter Hill, così spudoratamente innamorato degli '80, così capace di stuzzicare continuamente i propri interpreti, così chiaro nel mettere davanti allo spettatore storie di uomini guidati da un etica che impone l'aggregazione fra esseri umani, a costo di beccarsi una pallottola. Un film del genere fatto in Italia sarebbe ridicolo.
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