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Angel

Regia di Neil Jordan vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Angel

di alan smithee
8 stelle

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Un sassofonista un po' svagato sbarca il lunario suonando con un complesso in una piccola sala da ballo.
La sera in cui fa conoscenza con una bella ragazza sordomuta, ed i due decidono di vedersi al termine dello spettacolo fuori del locale, assistono entrambi al taglieggiamento del proprietario da parte di una cosca di ricattatori in odore di mafia. Costoro, non esauditi nelle loro richieste, arrivano a far fuori il proprietario e poi, accortisi della giovane, finiscono per giustiziare brutalmente pure lei. Atterrito e immobilizzato dalla paura, il ragazzo ha modo di notare certi particolari dei banditi incappucciati, tra cui il dettaglio di una scarpa ortopedica che attenua la zoppia di uno di essi.
Devastato dalla brutalità del gesto, l'uomo si improvviserà vendicatore, cercando in tutti i modi di smascherare una gang di malavitosi che si dimostrerà inglobare personaggi illustri, anche delle forze dell'ordine, favoriti dal loro ruolo istituzionale per passare inosservati ed agire indisturbati nella loro azione vessatoria.
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Esordio fulminante di quello che, già dalle successive immediate opere, si dimostrerà un cineasta eccezionale: Neil Jordan, futuro Premio Oscar come miglior regista e sceneggiatore per La moglie del soldato, notissimo per l'ancor eccezionale In compagnia dei lupi, Mona Lisa, Michael Collins, Fine di una storia, Breakfast on Pluto.
Angel, interpretato da quello che diventerà l'interprete feticcio del cineasta irlandese, ovvero l'ottimo Stephen Rea, brilla anche per una fotografia smagliante che pare smorzare i toni drammatici di fondo, per privilegiare l'intrigo e la suspence di una indagine improvvisata e condotta con l'enfasi di un autodidatta che, assistito da un po' di buona sorte, riesce ad andare ben oltre ogni più rosea ed improbabile aspettativa.
Buona la tensione che prende forza e spessore da un ritmo convulso e sovraeccitato che finisce per prendere lo spettatore, conducendolo addentro un tunnel entro cui si incanala una fosca vicenda di violenza e corruzione che pare inespugnabile, ma che poi si smantella poco a poco con la tenacia e l'indolente forza di volontà dell'assai motivato protagonista, uomo tutt'altro che qualunque come poteva sembrare ad inizio vicenda.  
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