Regia di Cristian Marazziti vedi scheda film
Uno spunto iniziale interessante viene vanificato da uno sviluppo della trama insufficiente e banale. Non giustifica la visione. Voto 4
Più che a una satira sociale siamo di fronte ad una autodenuncia dei propri limiti da parte del cinema italiano. I bravissimi Bentivoglio e Fresi cercano valorosamente ma invano di tenere in piedi una commedia che non riesce ad essere all'altezza, per mancanza di idee e smalto, dell'ambizioso spunto iniziale di critica sociologica. Tra i maggiori difetti del film c'è quello di essere girato quasi tutto in quattro stanze e di non sfruttare adeguatamente la bellezza dei luoghi in cui la vicenda è ambientata, che avrebbe creato un magnifico contrasto tra l'angusta prospettiva degli schermi di computers e cellulari e la meraviglia degli spazi aperti. Un personaggio presentato come bipolare dimostra invece segni di schizofrenia; trattasi di strisciante e geniale satira del Servizio Sanitario Nazionale che gli avrebbe cannato la diagnosi o di sceneggiatura un poco superficiale, che una veloce connessione con ricerca su wikipedia avrebbe potuto migliorare? A voi il giudizio.
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