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Sconnessi

Regia di Cristian Marazziti vedi scheda film

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La recensione su Sconnessi

di Furetto60
4 stelle

Commedia italiana,che promette tanto,per dare poco.

In occasione del sessantesimo compleanno,Ettore,noto scrittore e nemico delle tecnologie digitali,alias Bentivoglio,organizza una festa con la  sua famiglia allargata,presso un isolato chalet di montagna, nel Trentino.Di nascosto,disabilita la connessione internet per creare, dal suo punto di vista, le condizioni ottimali,affichè la piccola comunità possa ritrovare il dialogo e una forma di comunicazione, a dimensione più umana e soprattutto consentire ai due figli, Claudio compulsivo giocatore di poker on line, e Giulio nerd e introverso,di familiarizzare con la seconda moglie Margherita,una ragazza molto più giovane,di indole semplice, incinta al settimo mese.Il gruppo si allarga ulteriormente, quando alla gita, si uniscono anche il sarcastico Achille,fratellastro di Margherita, appena liquidato dalla moglie, e Tea,giovane fidanzata di Claudio e fan di Ettore,in più ad attenderli in montagna, trovano la devota tata ucraina Olga,in compagnia della figlia Stella,adolescente nevrotica e social-dipendente,si aggiunge poi alla pittoresca combriccola,Palmiro,il fratello  di Margherita e di Achille,affetto da "disturbo bipolare",scappato dalla clinica per malattie mentali.La reazione al black-out telematico, avrà conseguenze grottesche e rocambolesche.

Oltre al già citato Bentivoglio, ci sono nomi noti della commedia italiana di ultima generazione,Carolina Crescentini,Stefano Fresi e l'immancabile Ricki Menphis.

Il tema è la nomofobia,neologismo che connota il disturbo psicologico, che si manifesta quando non è possibile usare il cellulare o lo smartphone, per assenza di copertura di rete, batteria o credito residuo esauriti o quant'altro.Se qualcuno ha visto "Non c'è campo" di Federico Moccia,già sa di cosa si tratta,il discorso di Marazziti dunque non è originale e nemmeno particolarmente incisivo.

La comunicazione ai tempi di Face-book,twitter,whatsapp e quant'altro, è profondamente cambiata,difficile dire, se in meglio o in peggio.E' chiaro,che non si può tornare indietro.Tuttavia il regista non approfondisce l'aspetto sociologico o psicologico, che poteva essere interessante, mantenendosi su di un livello superficiale e accontentandosi di fornire mero intrattenimento,con qualche indovinato   siparietto comico,ma senza minimamente graffiare.Il film,inoltre, ha un passo eccessivamente chiassoso e  frenetico.

 

 

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