Regia di Alessandro D'Alatri vedi scheda film
VENEZIA 74 - GIORNATE DEGLI AUTORI - EVENTI SPECIALE
Tre detenuti in attesa di giudizio. Un corrotto faccendiere ed immobiliarista preso con le mani nel sacco, un giostraio dell'est europeo specializzato in spaccio e un borgataro romano dalla testa calda e la mano pesante.
Tutti e tre si ritrovano nella sala d'attesa che li farà accedere al primo colloquio col magistrato.
I due scapestrati scagnozzi, non nuovi alla procedura che li vedrà impegnati di lì a poco, e a conoscenza delle regole e delle leggende metropolitane che regolano la vita tra le sbarre, finiscono per rivelare all'illustre "novizio" che è prassi accertata che la richiesta dei domiciliari venga concessa sempre e solo al destinatario della prima udienza.
Mentre il giudice tarda ad arrivare, il losco uomo di mondo troverà il modo per "comprarsi" quel privilegio, fregandosi con le proprie mani: confutando che l'atteggiamento e la predisposizione all'accomodamento e alla truffa sono inesorabilmente insite nell'animo e nel costume di molti che, come lui, hanno scelto la via del compromesso per emergere e primeggiare.
D'Alatri tratteggia bene almeno due dei tre personaggi, confinando il giostraio dell'est in zona macchietta. Ma nel complesso offrendoci un sagage godibile ed amaro ritratto dell'Italia di oggi, soffocata dal malcostume e dalla prevaricazione dei furbi.
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