Regia di Song Peng Fei vedi scheda film
VENEZIA 74 - GIORNATE DEGLI AUTORI
Una donna di città decide di far rientro nel proprio paese natale, nella regione montana popolata da una delle etnie Dai. Torna nella casa di legno paterna immersa nel verde e ritrova la figlia adolescente, che ha divuto lasciare al nonno per traferirsi altrove, non sappiamo se per motivi professiinali, sentimentali od entrambi; o nessuno di questi. Tornate a ricoprire quel ruolo naturale ma rifuggito, quasi rinnegato, crea disagi e difficoltà di intesa tra le due, e quando la ragazzina commette, come atto di protesta, un piccolo furto assieme ad una coetanea, la donna è gli abitanti del paesino, cercheranno di trovare una soluzione ricorrendo ai pittoreschi e pacifici riti della cultura popolare che li lega a quella terra amena ed isolata dalla civiltà.
Il film brilla per pacatezza e volontà di renderci testimoni di una tradizione saldamente ancorata all'esclusivo luogo confinato ai margini della modernità.
Belli i volti e i corpi delle due donne, ed i colori dei costumi e della tradizione mostrata in questo falso documentario sorretto da una vera e propria sceneggiatura.
Resta nella memoria la purezza di un paesaggio contaminato, l'intensità di riti religiosi buddhisti propiziatorio di una purezza interiore che ben si coordinano con la serenità contagiosa della natura rigogliosa del circondario.
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