Regia di Savi Gabizon vedi scheda film
Venezia 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Ga'agua (Longing) del regista israeliano Savi Gabizon è in assoluto il film più strampalato che abbia visto a Venezia74.
Il film inizia da melodramma, giusto il tempo di una sequenza, nella quale una donna, Lilia, svela al proprio amante, che non vede da vent'anni, di averlo reso padre. Da quel momento il film si apre a scenari diversi abbracciando la commedia dell'assurdo e del paradosso, con il protagonista, Ariel, che vaga per i luoghi frequentati dal figlio al fine di conoscerne, indirettamente, la quotidianità, le vocazioni e il temperamento. Ariel incontra varie persone grazie alle quali scopre i chiaroscuri dell'animo del ragazzo che ha lasciato il tetto di famiglia per vivere con una ragazzina di cui non ricambia l'amore poiché infatuato della propria insegnante alla quale dedica poesie struggenti ed erotiche.
Così Ariel, uomo di successo sui cinquanta, che non ha mai desiderato figli, rimasto all'oscuro della nascita del proprio per quasi due decadi, asseconda naturalmente questo nuovo ruolo di genitore restandone abbacinato e intrigato. Il film di Gabizon ci fa meditare sui sentimenti suscitati dalla scoperta di una tardiva paternità, focalizzando l'attenzione sul rimpianto e il desiderio di riscatto. Il finale è, a suo modo, il commovente e allegorico dono di un padre biologico al proprio figlio che ci rammenta che non è mai troppo tardi per occuparsi di qualcuno che si ama. Segnalo infine una scena divertente ed onirica che ricorda le suggestioni erotiche del cinema di Pedro Almodovar. Chi avrà modo di vederla me ne renderà conto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta