Zoe e Cole sono due colleghi, da poco innamorati, che lavorano presso la Relationist Labs, una società di robotica che produce "compagnie sintetiche". Man mano che la loro storia d'amore prende forma, Ash, uno degli androidi da loro creati, scopre la loro relazione e diviene geloso. Rivela, inoltre, a Zoe come lei e Cole siano incompatibili enunciando una verità inattesa: Zoe non è umana ma è un robot. Allontanando Zoe da Cole, Ash spera di avvicinare la giovane a sé per un inedito triangolo in cui si mischiano confusione, tradimento e amore.
Con Ridley Scott come produttore esecutivo e girato prima di ChatGPT, il film affronta in maniera intrigante e meno ingenua del solito, il rapporto con l'IA, con cui dovremo fare i conti sempre più spesso. Non si tratta più di chiedersi quale differenza ci sia tra uomo e macchina, ma piuttosto quale sia lo statuto di ciò che siamo... Voto 7.
Doremus dopo "Equals" si conferma amante del puro romanticismo tedesco inscenando un melodramma delicato ed appassionato ma che si prende (purtroppo ?) i soliti tempi rarefatti e dilatati.. ed il mondo di Orfeo è sempre vicino.
Drake Doremus lavora su una cinematografia che, davvero, attrae o respinge come una calmita.
Al pari per citare un esempio di Terrence Malick. Prendere o lasciare.
Era successo con "Equals" dove in un futuro distopico immergeva un melodramma dai tempi così dilatati da far succedere qualcosa dopo 70 minuti di introduzione.
In "Zoe" il melodramma si ripete... ed i tempi dilatati… leggi tutto
Con Ridley Scott come produttore esecutivo e girato prima di ChatGPT, il film affronta in maniera intrigante e meno ingenua del solito, il rapporto con l'IA, con cui dovremo fare i conti sempre più spesso. Non si tratta più di chiedersi quale differenza ci sia tra uomo e macchina, ma piuttosto quale sia lo statuto di ciò che siamo, di ciò che proviamo, di ciò… leggi tutto
Con Ridley Scott come produttore esecutivo e girato prima di ChatGPT, il film affronta in maniera intrigante e meno ingenua del solito, il rapporto con l'IA, con cui dovremo fare i conti sempre più spesso. Non si tratta più di chiedersi quale differenza ci sia tra uomo e macchina, ma piuttosto quale sia lo statuto di ciò che siamo, di ciò che proviamo, di ciò…
Drake Doremus lavora su una cinematografia che, davvero, attrae o respinge come una calmita.
Al pari per citare un esempio di Terrence Malick. Prendere o lasciare.
Era successo con "Equals" dove in un futuro distopico immergeva un melodramma dai tempi così dilatati da far succedere qualcosa dopo 70 minuti di introduzione.
In "Zoe" il melodramma si ripete... ed i tempi dilatati…
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Con Ridley Scott come produttore esecutivo e girato prima di ChatGPT, il film affronta in maniera intrigante e meno ingenua del solito, il rapporto con l'IA, con cui dovremo fare i conti sempre più spesso. Non si tratta più di chiedersi quale differenza ci sia tra uomo e macchina, ma piuttosto quale sia lo statuto di ciò che siamo... Voto 7.
leggi la recensione completa di ezzo24Doremus dopo "Equals" si conferma amante del puro romanticismo tedesco inscenando un melodramma delicato ed appassionato ma che si prende (purtroppo ?) i soliti tempi rarefatti e dilatati.. ed il mondo di Orfeo è sempre vicino.
leggi la recensione completa di Lorenz666