Regia di Tom Harper vedi scheda film
Non mi piace il country, eppure...
Non ho vent'anni, non sono una donna e non mi piace il country.
Eppure la figura di Rose, la protagonista, mi ha tirato dentro, mi ha coinvolto emotivamente e fatto sentire partecipe delle sue vicende come raramente mi capita. Il merito è senz'altro di Jessie Buckley, bravissima e sempre perfettamente nella parte, molto più ricca di sfaccettature di quanto la trama del film potrebbe far pensare.
Merito anche del testo di partenza e del modo in cui è stato messo in scena. La storia della giovane ragazza borderline con un grande talento come cantante country, che cerca di emergere fra difficoltà di ogni genere, rientra in un filone più che abusato e già visto mille volte. Ma qui i vari passaggi obbligati sono trattati evitando i soliti luoghi comuni, superando le ovvietà con sviluppi a volte inaspettati, e soprattutto grazie alla palpabile verità dei tre personaggi principali, che arriva direttamente allo spettatore.
Inutile raccontare la storia, il film è da vedere.
Di Nicole Taylor, scrittrice e sceneggiatrice del film, Jessie Buckley ha detto che "non ha paura di entrare dentro la realtà, non ha paura di mostrare le donne in tutti i loro colori e la complessità degli esseri umani."
Intelligente e utile, nella copia italiana, anche l'uso di chiari sottotitoli di tutte le canzoni cantate, sottotitoli puntuali sia nella traduzione che nel ritmo di scansione.
Una curiosità: ho trovato che Jessie Buckley, apparsa in Italia solo in ruoli minori in alcune serie e miniserie tv, è effettivamente una cantante oltre che attrice, che nel 2008 a 18 anni si è classificata seconda a un talent show della BBC. Non amo il country, come dicevo, ma è innegabile che canti bene.
Per me, senz'altro 4 stelle piene piene.
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