Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
A me è piaciuto, forse proprio perché è un film di inganni, come è peraltro la nostra stessa vita quotidiana, anche se non sempre ne percepiamo l'insidia.
Comincio dai fatti. Cast di alto livello, dalla Lazzarini in poi. Contenuto più propriamente teatrale che cinematografico. Sostanziale unità di tempo, spazio e azione. Centralità sui massimi sistemi dell'animo umano. Familiarità con i 6 personaggi italiano e con il bel film "Radio America" statunitense. Tentativo di indurre in errore lo spettatore spinto ad identificare il contrattista in un essere superiore.
Detto questo, mi pare che sia senz'altro da apprezzare la comunicazione - ovviamente banalizzata - della casualità della vita, dell'intrecciarsi di fatti e misfatti, di malefici che si risolvono sia in bene e felicità che in tragedia . Certo, non è soggetto cinematografico per definizione, intanto molto più parlato che visto, ma ha il merito di tentare di raggiungere un obiettivo - difficile assai - di farci ossservatori nascosti del fato, delle nostre debolerzze, sogni, illusioni. Alcune storie sono meccaniche, ma quanto non lo siano veramente nel quotidiano è difficile dire. A me è piaciuto.
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