Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
Film molto singolare.Di taglio teatrale.Genovese si avventura in un'opera ambiziosa e stramba.
Se Genovese voleva stupire,c'è riuscito sicuramente.Un tizio,Valerio Mastrandrea, riceve al bar,sempre seduto al solito posto,con un'agenda in mano, le visite di tanti " clienti",ognuno fa la propria richiesta,non si tratta nè di elettrodomestici,nè libri, ma di favori molto particolari, qualcosa di teoricamente irrealizzabile,che solo Dio o Satana potrebbero concedere,ma lui non pare essere nè l'uno,nè l'altro,anche perchè impone un prezzo da pagare, che non è in denaro,ma è invece un compito,cui devono ottemperare,anche se spesso sembra andare contro la coscienza e la morale e talvolta anche contro la logica,tuttavia il suo lavoro è efficace e pare riuscire ad esaudire le strane istanze ricevute.Dice la cameriera del bar la Ferilli, lei ha tutta l'aria di essere uno psicologo, che con pazienza ascolta i suoi pazienti.Naturalmente non è cosi.Le storie dei nove "clienti"che si avvicendano al suo tavolo sono diabolicamente intrecciate.
Ispirato alla serie tv americana,è un lavoro molto ambizioso.Alla scoperta della nostra parte oscura, quella che ci farebbe commettere anche grossi peccati,in cambio di qualcosa che abbiamo sempre desiderato,in barba dunque a qualsiasi precetto morale,quando si dice "il fine giustifica i mezzi" anche se questi non sono ortodossi.Dice una Signora che dovrebbe far scoppiare una bomba in un grosso centro commerciale,per far guarire il marito dall'alzheimer,"lei è un mostro" risponde il misterioso personaggio:" No signora, io nutro i mostri"Insomma c'è materiale su cui riflettere.
I commenti che leggo sono tra i più disparati, c'è chi esalta il film e il suo mefistofelico messaggio, chi lo vede come un passo falso del regista,chi individua messaggi subliminali difficili da identificare,personalmente mi ha lasciato perplesso,malgrado non possa non apprezzare, l'audacia di un regista che si cimenta in un'opera veramente originale e fuori dagli schemi narrativi soliti.
Cast prestigiosissimo, all'altezza della situazione.
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