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The Place

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Place

di axe
6 stelle

Un film drammatico di Paolo Genovese. Un uomo passa il suo tempo all'interno di una tavola calda; ascolta le problematiche delle persone che si siedono al suo tavolo, le quali esprimono desideri di difficilissima realizzazione. Il personaggio misterioso, assicura la realizzazione dei desideri, in cambio dello svolgimento di azioni efferate, spesso dannose per altri. I molti personaggi hanno storie che finiscono per intrecciarsi tra loro. Alcuni riescono a portare a termine le azioni richieste, altri no; altresi', alcuni personaggi vedono soddisfatti i loro desideri. Per nessuno dei personaggi, pero', il "percorso" e' agevole. Di fronte alla gravita' delle azioni che sono chiamati a compiere, vengono messi a nudo. Le loro certezze vengono meno; la loro vera personalita' emerge, ed essa mette a dura prova la razionalita' dei personaggi, che in alcuni casi finiscono per chiedersi se la realizzazione dei loro desideri possa valere il dolore che devono procurare ad altri. Le conseguenze sono imprevedibili, anche a causa dell'intreccio tra le vicende. Alcuni personaggi incidentalmente ottengono quanto desiderano, non senza tribolazioni; altri finiscono per diventare vittima delle proprie ossessioni. Altri ancora, comprendono gli errori commessi in passato, e orientano la propria azione in modo da rimediare. Rimane incerta la natura del personaggio misterioso, interpretato da un Valerio Mastandrea poco espressivo, disponibile all'ascolto, ma assolutamente "abbottonato" sui dettagli delle proprie esistenza e finalita'. Umano, angelo o demone ? La sequenza conclusiva, con la presenza del personaggio interpretato da Sabrina Ferilli, da' indizi, ma non un chiarimento. Chiunque sia il personaggio oscuro, anch'egli non appare onnipotente. Nonostante tenti di incastrare le azioni dei personaggi prevedendo i rapporti causa-effetto di esse, non sempre riesce, tanto per via della casualita' quanto per eccessi nella personalita' dei comprimari. Il misterioso frequentatore della tavola calda non fallisce mai, pero', nel mettere a nudo la personalita' di chi si rivolge a lui; probabilmente e' questo il suo scopo ultimo. Tra gli attori, bravo Mastandrea. Nella norma tutti gli altri; del resto la natura del film - basato quasi esclusivamente su dialoghi serrati tra loro ed il protagonista - non lascia molto spazio a disposizione dei singoli. Scenografia scarna, ridotta all'osso. L'intera storia e' ambientata nell'angolo della tavola calda ove siede il protagonista. Altre localita' le conosciamo grazie ai dialoghi dei personaggi. Il film mi e' piaciuto, ma non mi ha entusiasmato. La monotonia dell'ambientazione non tiene vivo l'interesse; inoltre, l'incertezza sul protagonista lascia l'amaro in bocca. Pur raggiungendo un risultato, non e' chiaro quale sia il fine ultimo del suo operato. Esistono infine piccoli buchi nella sceneggiatura. Passi la presenza del protagonista nel locale per l'intera giornata; 24 ore consecuive seduto ad un tavolo. Ma come e' possibile, che i personaggi, nel loro continuo andirivieni, non s'incontrino quasi mai tra loro ? Comunque, un buon film, molto particolare ed interessante.

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