Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Un corale gioco al massacro in famiglia ...
Nell' occasione delle nozze d' oro di un' anziana coppia , celebrate su di un isola , tutta la numerosa progenie si stringe intorno a loro . Ma , al momento di ripartire , un' improvvisa ( ed improvvida ) mareggiata blocca i traghetti ; la tempesta però non sarà solo sul mare ... Tre generazioni di attori , tutti di nome , partecipano a questa pellicola corale di Gabriele Muccino , tornato a girare in Italia dopo la parentesi americana . Ispirandosi forse ai grandi film di Ettore Scola , qui Muccino rinchiude in un unico luogo tanti personaggi , che entrano presto in conflitto , tirando fuori il peggio di loro . Il sentimento predominante tra i tanti membri di questa famiglia allargata , è l' astio o , se va bene , l' invidia . L' intera famiglia , dai capostipiti in giù , abbandona l' apparente perfezione iniziale e mette in mostra tutte le sue debolezze ed i suoi difetti , confermando l' attendibilità del proverbio " parenti serpenti " . Così , in qualche maniera , tutti i personaggi , tra tradimenti ( quasi una costante familiare ! ) , infantilismi , frustrazioni e pietismi , sono più o meno detestabili . L' unico che si salva un po' da questo nido di vipere ( magari non per suo merito ma perchè affetto da irreversibile malattia ) è il dolente personaggio di Massimo Ghini che , forse anche per questo , mi risulta il migliore del folto lotto ( dimostrando quanto sia sprecato nel fare cinepanettoni ! ) . Non che gli altri si comportino male sul set , anzi , mi sono parsi tutti impegnati e ben in parte , a completare l' orchestrazione del film , sotto la dinamica regia di un buon Muccino . Un film cinico , che vede la bellissima isola di Ischia ( mai nominata e mai inquadrata nei posti da cartolina ) trasformata nel campo di battaglia sul quale si scontrano le molteplici ipocrisie svelate dall' imprevista coabitazione forzata . Efficace la colonna sonora di Nicola Piovani , in cui si inseriscono alcune classiche hits d' antan , suonate al piano dallo scapestrato Gianmarco Tognazzi , negli unici momenti in cui la famiglia appare unita .
Per me sono state due ore di film che sono volate via , senza momenti di pesante stanca , per questo è una pellicola che si merita il 7 .
" Io sono nato orfano . A me la famiglia mi sta sul cazzo ! "
" L' amore vero è continuare ad amarsi anche quando l' amore non c' è più "
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