Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Molti famigliari - dopo un matrimonio - si trovano costretti a restare su un’isola per qualche giorno. Emergeranno crisi personali, sentimentali e molti dissapori.
Nell’universo di Gabriele Muccino la famiglia è un coacervo di problematiche di difficilissima gestione. Qui - come in altri suoi film - le donne appaiono un po’ isteriche, desiderose di sentimenti autentici ma in apparente disaccordo con la realtà. Gli uomini viceversa sono vagamente scapestrati, in costante ricerca di scappatoie dai doveri coniugali e familiari. Ne risulta ovviamente una miscela esplosiva: le liti scoppiano, le persone urlano, si inseguono, vivono drammi che sfiorano il comico o il patetico. A casa tutti bene non è un gran film, risulta spesso ridondante e sa di già visto. Raramente riesce ad emozionare e a risultare davvero autentico. Tuttavia, Muccino è tornato a fare quello che sa fare meglio: rappresentare le nevrosi delle persone comuni che, una volta adulte, affogano nei doveri, anelando una libertà ormai perduta. Molto meglio di quando gioca a fare l’americano a Hollywood.
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