Regia di Bertrand Mandico vedi scheda film
VENEZIA 2017 - SETTIMANA DELLA CRITICA ; CINEMA OLTRECONFINE - LE PRINTEMPS DU CINEMA
Ad inizi '900 un gruppetto di 5 adolescenti francesi della buona borghesia, decide di evadere dalle responsabilità della vita a cui sono inevitabilmente indirizzati e, resisi colpevoli di un omicidio, decidono di imbarcarsi su un vascello, al servizio di un solitario, scontroso e barbuto capitano, che tuttavia accetta di accoglierli in cambio dei loro servigi sul battello, completamente privo di altro equipaggio, se non di una severa presenza femminile. Ma la vita a bordo, tra condizioni avverse del mare e duro lavoro, stimola poco per volta i giovani a premeditare un ammutinamento e, approfittando di una tempesta che fa perdere la rotta al piccolo batimento, i cinque si dileguano su una scialuppa, riuscendo a toccare terra presso una misteriosa isolaricoperta di una misteriosa vegetazione. Cibandosi di un frutto autoctono, i cinque subiranno poco per volta una clamorosa mutazione, non solo fisica, che contribuirà ad inoprgoglire la propria condizione di individui fieri ed indipendenti.
Les Garcons Sauvages, opera prima nel lungometraggio dell'interessante regista francese Bertrand Mandico, è stata la chicca d'autore - cinefila fino al midollo con il suo bianco e nero stiloso ed indispensabile, che volge a tradimento verso il colote più sfrenato e sfavillante - della 74 Mostra veneziana.
Tra avventure vintage, una orgogliosa rinascita sessuale in grado di rivendicare la potenza della sessualità opposta e il trionfo decantato e glorificato dell'eterno femminino, Mandico ci trasporta tra i flutti vorticosi ed entusiasmanti di un'avventura di vita, di crescita e maturazione arricchita da uno stile barocco e magico alla Guy maddin, in cui assistiamo alla rivincita definitiva della donna: "il futuro è donna", sembra affermare e rivendicare il regista, assecondando in qualche modo l'ottimo Ferreri. Ma il futuro è anche "strega", occultismo, magia, inconscio.
Cinque, anzi sei bravissime attrici, tra cui le già note Vimala Pons (bellissima e sensualissima) e la sofisticata Elima Lovensohn.
Un piccolo cult che attirerà seguaci e ammiratori entusiasti, non senza ottime motivazioni.
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