Regia di James Clavell vedi scheda film
Tra il 1618 (episodio della cosiddetta Defenestrazione di Praga) ed il 1648 (Pace di Vestfalia) L'Europa venne sconvolta da una delle più sanguinose guerre che la storia ci abbia tramandato, la Guerra dei Trent'anni.
Il conflitto fu lo sbocco purtroppo inevitabile di quasi un secolo di tensioni fra cattolici e protestanti, ma se le cause ufficiali dello scontro erano quelle religiose, queste erano la facciata di ben altre motivazioni, di natura - come è facilmente intuibile – politica.
Da una parte le istanze dei principi tedeschi di godere una maggiore indipendenza dagli Asburgo, dall'altra la il desiderio della Francia di imporsi come potenza egemone a dispetto degli stessi Asburgo (il casato, per intenderci, di Carlo V, l'imperatore sul cui regno “non tramontava mai il sole”, che peraltro all'epoca della scoppio di questa guerra era già scomparso da oltre mezzo secolo).
Questo affascinante (anche se assai sanguinoso) periodo fa da sfondo al film L'Ultima Valle, diretto da James Clavell, e basato su un romanzo di J.B. Pick, unica pellicola a quanto mi risulta che abbia questo tipo di ambientazione.
Vogel (Omar Sharif), uomo di cultura in fuga dagli orrori della guerra approda in una valle isolata della Germania meridionale (forse della Svizzera) che pare sia stata risparmiata dalla violenza.
Qui trova ospitalità in un villaggio dove la vita sembra scorrere tranquilla, ma da lì a poco tutto viene sconvolto dall'arrivo di un manipolo di mercenari comandati da un Capitano (Michael Caine).
I nuovi arrivati non sembrano avere affatto buone intenzioni ma l'intervento di Vogel convince il Capitano a desistere dall'effettuare razzie e a considerare quel luogo pacifico come il posto dove far trascorrere in tranquillità l'inverno alla sua truppa, in cambio della garanzia di protezione ai pacifici abitanti.
La convivenza non è facile ma il compromesso regge, il Capitano instaura una relazione con la bella Erica (Florinda Bolkan) donna ambita dal capo-villaggio e soprattutto personaggio dalle abitudini misteriose (si scoprirà che pratica la stregoneria, cosa che ne determinerà il tragico destino).
Alla fine anche l'inverno ha termine ed il manipolo riprende la sua strada ma..........
L'Ultima Valle è un film di notevole qualità, che può contare su un gruppo di attori di ottimo livello e tutti impegnati a dare un'ottima prova.
Caine ha il compito di rappresentare il personaggio più interessante, un militare combattuto tra il proprio destino di uomo d'armi e una intima vocazione alla ricerca di pace e serenità, compito che l'attore inglese svolge benissimo restituendo una grande interpretazione.
Assolutamente all'altezza, è però doveroso sottolinearlo, sono anche gli altri interpreti, prima fra tutti un eccellente Omar Sharif e una Bolkan davvero brava a tratteggiare una Dark Lady del XVII secolo.
Il lavoro di ricostruzione storica è davvero notevole, così come è di sicuro impatto il messaggio di condanna di ogni forma di intollerenza e di fanatismo religiosi, rappresentati dalla figura ambigua del prete.
Come detto nelle righe iniziali credo che questo sia il solo film che sia stato ambientato in quell'affascinante periodo storico, ed è una cosa invero strano dato che quel periodo così travagliato ben si presta a fare da sfondo a storie di grande impatto emozionale.
Ricordo qui un bellissimo romanzo ambientato proprio nella guerra dei trent'anni, anche se la parte storica viene sovrastata da quella horror-fantastica, e cioè Il Mastino della Guerra di Michael Moorcock, opera che lessi poco tempo dopo aver visto questo film e nella quale trovai più di una analogia con la pellicola in questione.
Tornando al film, non si può concludere senza fare menzione della splendida colonna sonora di John Barry, che accompagna le belle immagini in maniera molto evocativa e struggente.
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