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Saturn 3

Regia di Stanley Donen vedi scheda film

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La recensione su Saturn 3

di Furetto60
6 stelle

Buon film di fantascienza-thriller

Siamo in un futuro prossimo venturo, la terra è diventata inadatta, a causa dell' inquinamento, provocato dallo sciagurato comportamento umano,a ospitare qualsiasi forma di coltivazione, ragion per cui sono state allestite su stazioni spaziali delle serre, allo scopo di produrre i vegetali indispensabili a nutrire gli abitanti del nostro pianeta. Il maggiore Adams, l’immarcescibile Kirk Douglas, e la sua assistente Alex, la compianta Farrah Fawcet ,da sempre vissuta ivi, si trovano su una sofisticata base spaziale, collocata sulla terza luna di Saturno, dove condividono piacevolmente vita, studio amore e tanto sesso. Su questa Saturn 3, un giorno, inviata dal governo,giunge una navicella spaziale, con a bordo l’ambiguo Benson, alias Harvey Keitel, incaricato ufficialmente di dare il cambio al maggiore, si scoprirà poi che è in realtà un criminale che si è sostituito al vero capitano James, eliminato all'uopo. Benson , ha da subito un comportamento aggressivo ed è  instabile e pericoloso, s’infatua di Alex, entrando in violenta competizione con Adams. Ha portato con se sulla base un androide Hector, di ultima generazione, a cui cerca di trasmettere i suoi ordini assassini, di modo che lui possa assumere il controllo di Saturn 3. Però il robot si ribella al suo creatore e ormai animato di vita propria e attratto dalla bellissima assistente di Adams,fa il possibile e l'impossibile per averla, seminando terrore e uccidendo lo stesso Benson. Nello scontro finale, molto spettacolare Adams riesce a distruggere il robot, ma a prezzo della propria vita. Alex, unica superstite di Saturn 3, tornerà sullaTerra, per la prima volta nella sua vita. Questo film di sci-fi,con venature thriller del 1980, non fruisce di molti passaggi televisivi e a quanto leggo non gode di buone recensioni ed è un vero peccato, perché è un buon lavoro e mette su campo, delle stimolanti idee. Insolito “ménage à trois” cui si aggiunge un quarto incomodo, il robot, che vuole entrare a pieno titolo nel gioco erotico. Tanti spunti intriganti. Riflessione sul senso e significato dell’anima, in rapporto con un’intelligenza artificiale, dove finisce la macchina e comincia un’identità? Può un robot provare sentimenti e passioni come una persona? Se l’uomo può creare una forma di vita, anche se artificiale, allora diventa Dio e se è cosi il nostro vecchio Dio, che abbiamo amato per duemila anni, esiste ancora? Kirk Douglas,tanto vituperato dai critici in questo film, dimostra ancora di possedere il fisico e il carisma, che da sempre lo hanno contraddistinto. Oggi ha 103 anni ed è ancora in forma.

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