Regia di Jing Wu vedi scheda film
20 FEFF Udine
Del primo episodio sapevamo poco, per sentito dire, e il paragone sentito al proposito da chi ci si è imbattuto, con tanto cinema ipermovimentato e patriottistico alla Cuck Norris degli anni '80 (anzi di sempre), ce lo faceva tenere prudentemente a debita distanza.
Cominciamo dal 2 per necessità festivalieri, ed un pizzico di curiosità dal sapore sado-maso che a volte aiuta a scoprire le chicche cinefila.
Non stavolta, che ci troviamo di fronte ad un action nuovamente diretto ed interpretato dal divo cinese Wu Jing, sorta di Jackie Chan, ma bello, alle prese, in territorio africano, con una guerra civile in cui gli americani intervengono come sicari corrotti e venditori di armi, destabikizzatori di equilibri già precari in un contesto di fame, povertà e malattie piuttosto pertinente.
La circostanza curiosa, forse presente pure nel primo episodio, e' il patriottismo sfrenato che vede la Cina nel ruolo del paese liberista e patria dei diritti civili, contro gli Usa corrotti e guerrafondai.
Se lo meritano in fondo, questi spesso sciocchi Americani.
Peccato che il film sbrodola subito senza ritegno in un melange senza controllo di carneficina e sentimentalismo spiccioli da gran massa, con evidenti intenti di overbooking al box office, verificatosi puntualmente, e facendo assurgere la pellicola ad uno dei più clamorosi incassi di tutti i tempi in Cina.
Sviluppi incredibili, alcuni divertenti (l'inseguimento-tamponamento tra carri armati), altri arditi - le rincorse tra jeep e go-cart e moto nella baraccopoli....tra morti di ebola e guarigioni sperimentali da vaccino improvvisato, altri ancora assurdi come, se non bastasse, il leone che simpaticamente minaccia la bella infermiera appena scesa dalla jeep nella savana paradisiaca dispensatore di frutta fresca e pure di lussuriose mele della Val di Non.
Un devasto narrativo che diventa uno spasso in una sala festivaliera piena zeppa, ma di fatto una vera e propria accozzaglia commerciale tutta invettive ruffiane e spicciole, risibile propaganda patriottica così improbabile da risultare al contrario foriera di consensi pressoché entusiastici, almeno all'interno delle "mura" del vasto impero cinese.
Scult assoluto, sin dalle prime scene action, con i pirati moderni all'arembaggio finiti in pasto al nostro eroe....esilaranti, e in fondo tutto, fuorché non riuscite.
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