Regia di Vincenzo Marra vedi scheda film
A seguito di una crisi di vocazione e con sulle spalle un'intensa esperienza in Africa, don Giuseppe (Borrelli) chiede di essere trasferito in una diocesi dalle parti del suo paese d'origine, nel napoletano. Qui il parroco va a sostituire don Antonio (Del Gaudio), un sacerdote rudemente pragmatista, che si danna l'anima per il numero enorme di morti imputabili alle scorie presenti nella terra dei fuochi, ma che da tempo è venuto a patti con quel mondo, fatto di piccoli e grandi criminali e di una diffusissima omertà. Don Giuseppe tenterà di cambiare le cose, prendendo a cuore soprattutto il caso di una ragazzina abusata sessualmente, ma andrà incontro alla rivolta della cittadinanza.
Vincenzo Marra (Vento di terra, L'ora di punta) prosegue il suo intensissimo percorso nel cinema di impegno civile a marcata caratura verista, firmando in questa occasione la sua opera migliore. Nato da un tentativo fallito di raccontare in chiave documentaristica quegli stessi eventi, L'equilibrio ha avuto una gestazione peculiare, finendo col diventare un film di finzione che mette in campo il dilemma etico di un uomo di chiesa con una forte vocazione per il sociale, refrattario a ogni tentativo di mediazione tra i suoi ideali e la cruda realtà che gli sta intorno. Riuscitissimo sul piano narrativo e nel ritratto degli ambienti, il film pecca nella scelta di un protagonista dalla fisionomia imponente, ma assai legnoso e non sufficientemente carismatico per il ruolo che è chiamato a ricoprire e rispetto al quale l'overacting trova momenti quasi imbarazzanti, soprattutto in alcune scene madri.
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