Regia di John Carpenter vedi scheda film
Un gruppo di incauti scienziati, convocati da un vescovo in crisi di fede, si imbarca in un'impresa scellerata.
E' certamente tra i migliori film di Carpenter, ma non tra i più noti. Del resto, il regista ha dichiarato apertamente (come si vede negli ampi extra del blu-ray) di aver fatto un film personale e senza riguardi alle mode o al botteghino. All'epoca, infatti, non incassò benissimo, ma si sa che le opere valide si fanno poi giustizia da sole, lentamente.
E' una pellicola che fa veramente paura, perché cerca di mettere a fuoco e di concretizzare l'entità del male assoluto, del demonio, nella sua volontà di conquistare il mondo e di possedere tutti. La cornice è cattolica, nel senso che l'ambientazione nella chiesa sconsacrata (una vera chiesa di Los Angeles), il vescovo, e molti elementi della trama sono tali; tuttavia ci sono non poche contaminazioni gnostiche, un'eresia nata già nei primi secoli del cristianesimo e mai del tutto scomparsa: la verità rivelata a pochi iniziati, la verità raggiungibile con lo studio a livelli, i codici e i segreti, ecc. Comunque, il tema del male che attacca, che ritorna, che chiede il conto e vuole vincere compare in quasi tutti i film di Carpenter. Un male invincibile, o allontanabile solo in modo provvisorio.
Il regista ha la mano ferma e la tranquillità di chi sa quello che vuole e che non subisce le pressioni di nessuno, sia esso il pubblico che la produzione. Ne esce una pellicola solida, con un'atmosfera inquietante, e un ritmo solo apparentemente lento. Gli effetti speciali sono ingegnosi e riusciti, e appartengono ancora all'epoca pre-digitale, quando cioè ci voleva una grande dose d'inventiva e di fantasia, e non solo programmare i pixel sullo schermo.
L'incubo ricorrente è girato “banalmente” in videotape con macchina a mano; però è proprio spaventoso, il che la dice lunga su come il talento ottenga grandi risultati con piccoli mezzi.
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