Espandi menu
cerca
Agenzia Riccardo Finzi. Praticamente detective.

Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film

Recensioni

L'autore

axe

axe

Iscritto dal 23 marzo 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 27
  • Post -
  • Recensioni 1460
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Agenzia Riccardo Finzi. Praticamente detective.

di axe
6 stelle

Riccardo Finzi, dopo aver conseguito un attestato per detective privato presso una scuola per corrispondenza, giunge a Milano con il proposito di esercitare l'attività. Con un po' di fortuna e spirito di adattamento trova una sistemazione, un informatore - il carabiniere in pensione "Ciammarica" - ed alcuni ingaggi. Il suo interesse è catturato dal caso dell'omicidio di Pierpaola, una ragazza conosciuta in discoteca la sera stessa della sua morte, presentatasi a lui con dati falsi. L'assassino va cercato in un ambiente dell'alta società, cui la giovane apparteneva, corrotto da infedeltà e tradimenti. Bruno Corbucci dirige Renato Pozzetto in un film tratto da omonimo romanzo, scritto da Luciano Secchi, nome d'arte Max Bunker, creatore, tra gli altri, del personaggio dei fumetti Alan Ford. Il racconto unisce tonalità di commedia surreale - in linea con lo stile dell'attore principale - ad un inteccio tipico del giallo, ovviamente ricco di "semplificazioni", tra le quali un poco plausibile coinvolgimento della polizia ed un altrettanto incredibile rapporto con i sospettati, i quali, nonostante una certa riluttanza, si prestano passivamente alle manovre del protagonista, fino a lasciarsi riunire tutti in una stanza, ove Riccardo, con un abile bluff, porta allo scoperto le responsabilità. Sebbene il racconto sia molto leggero, sono presenti riferimenti all'attualità dell'epoca (agitazioni politiche, attentati dinamitardi) e, soprattutto, una fosca descrizione di un contesto alto-borghese edonistico, decadente, infido, schiavo delle apparenze. Ciò in contrasto con la ricostruzione del più sincero ambiente popolare in cui Riccardo si trova a vivere a Milano. L'ingenuo, disincantato, tenace Riccardo Finzi è ben interpretato da Renato Pozzetto. Il campano Enzo Cannavale è "Ciammarica"; la sfortunata Pierpaola è interpretata da Lory Del Santo. Partecipano in ruoli di secondo piano Elio Zamuto e Silvano Tranquilli, molto attivi nel cinema italiano dell'epoca. Ho inoltre visto con piacere Adriana Facchetti, nel ruolo della padrona dell'appartamento in cui alloggia Riccardo. Il film è ambientato quasi interamente nel capoluogo lombardo, del quale il regista dà un'immagine non uniforme. Alla caoticità delle strade e degli ambienti comuni fa contrasto il calore del "microcosmo" condominiale, con le sue stranezze, nel quale Riccardo trova rifugio, ispirazione ... ed anche la soluzione del caso. Inizialmente, la visione non mi ha convinto; dopo l'omicidio, tuttavia, il racconto "prende quota"; la sceneggiatura non fornisce elementi che consentano di identificare con certezza il colpevole, ma un po' tutti i personaggi sui quali il detective indaga sono sospettabili, e ciò aumenta l'interesse e la tensione. Un film consigliato per chi apprezza Renato Pozzetto; in ogni caso, non c'è da annoiarsi !

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati