Regia di David Hand vedi scheda film
Uno dei più importanti, adulti e tragici capi d'opera del cinema d'animazione. Lo specchio del terrore del 1942 e della guerra mondiale.
Pochi mesi dopo la pubblicazione di Dumbo, gli Stati Uniti d'America entrano in guerra in risposta all'attacco di Pearl Harbor. Ciò causa la mobilitazione di tutti gli studi cinematografici, comprese le loro divisioni di cartoni animati, verso la produzione di materiale di propaganda per incoraggiare e guidare il pubblico nel sostegno allo sforzo bellico nazionale. Non appena gli USA si preparano per entrare nella Seconda Guerra Mondiale, l'esercito occupa e sequestra gli studios di Walt Disney, già in crisi finanziaria a causa dello sciopero generale degli animatori istituito dal sindacato Screen Cartoonist's Guild. Per via della terribile situazione, Disney decide di mettere in attesa le produzioni di film come Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan, Wind In the Willows (successivamente rinominato Le Avventure di Ichabod e Mr. Toad), Song of the South, Mickey and the Beanstalk - Topolino e Il Fagiolo Magico - e Bongo e i Tre Avventurieri fino alla fine dei conflitti. L'unico lungometraggio a cui viene concesso di lavorare è Bambi, film rilasciato infatti nel 1942.
La trama rispecchia appieno il momento tragico che il mondo intero sta vivendo nei primi anni '40, tanto che intere sequenze tendono a raffigurare in modo quanto più veritiero possibile esperienze come il lutto familiare e la paura della morte. Bambi rappresenta una vera e propria rivoluzione tecnica nelle animazioni realistiche degli animali, tuttavia fallisce al botteghino a causa della guerra e riceve recensioni contrastanti dalla critica nell'anno di uscita. Per fortuna, il presunto flop durerà poco tempo, in quanto il lungometraggio incasserà una notevole quantità di denaro dalla riedizione del 1947 in poi. Il film è diretto da James Algar, Samuel Armstrong, Graham Heid, Bill Roberts, Paul Satterfield e Norman Wright sotto la supervisione generale di David Hand. Con Bambi si chiude la cosiddetta Golden Age Disney, periodo cominciato nel 1937 con Biancaneve e I Sette Nani. La Golden Age Disney rappresenta uno dei punti qualitativamente più alti raggiunti dagli Stati Uniti d'America nell'intera storia dell'animazione in tecnica tradizionale. La Disney non realizzerà mai più, nemmeno durante il suo Rinascimento, lungometraggi e capolavori importanti e artisticamente validi come Biancaneve e I Sette Nani e Fantasia.
Bambi è uno specchio arguto e di forte impatto sia visivo che sonoro della guerra e di quegli anni duri e bui. Il protagonista, infatti, viene al mondo con lecita spensieratezza per poi essere catapultato in situazioni traumatiche che lo fanno crescere sano, forte e con due sole paure: l'uomo e il fuoco. L'unica differenza tra esse è la natura che le scaturisce. La prima infatti non è istintiva ma ben radicata nelle memorie degli animali perché coscienti che l'essere umano è portatore di morte, mentre la seconda viene elicitata dall'istinto di conservazione. Nel film, tuttavia, si capisce che il fuoco è doloso e che dunque - come metafora dei bombardamenti aerei - l'uomo è e sarà sempre l'artefice del terrore e dell'incendio del disastro, sia esso ambientale o coinvolegente "solo" altri esseri umani non fa alcuna differenza. Un estremo merito va alle musiche di Frank Churchill arrangiate dal geniale compositore e adattatore Edward H. Plumb. Le musiche del film elevano l'espressività dell'opera agli stessi livelli di Fantasia, soprattutto nelle sequenze in cui l'angoscia e lo sgomento prendono il sopravvento.
- 1.40/2.33 | Tragedy In the Meadow
È ormai noto ed è stato pubblicamente dichiarato che il celebre tema principale de Lo Squalo realizzato da John Williams per il lungometraggio cult di Steven Spielberg deriva dall'orchestrazione di Plumb che accompagna la terrificante scena del cacciatore.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta