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Il trono di fuoco - Il giudice sanguinario

Regia di Jess Franco vedi scheda film

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La recensione su Il trono di fuoco - Il giudice sanguinario

di undying
4 stelle

Pseudo horror, frutto di una sostanziosa coproduzione internazionale (anche italiana), ben diretto da Jesús Franco ma privo di sintesi ed eccessivamente dispersivo a causa dei tanti registri tematici (azione, dramma e persino guerra)...

 

locandina

Il trono di fuoco - Il giudice sanguinario (1970): locandina

 

Inghilterra, Lindford (Hampshire), XVII° Secolo.

"Sarete esaminata, per una evidente anormalità della mente e del corpo": sono le parole del perfido inquisitore Jeffries (Christopher Lee), pronunciate ad Alicia Gray (Margaret Lee), accusata di stregoneria e condannata a morte. Figlia di un cospirazionista contro il prepotente Re in carica, Alicia sconta inevitabilmente il supplizio del rogo. La sorella Mary, innamorata di Harry, il figlio del potente Lord Wessex (Leo Glenn), cerca di fuggire da quel regime di terrore, opprimente e ingiusto, finendo per attirare le attenzioni del violento Jeffries, iniquo giudice impegnato, anche sul fronte reazionario, a stroncare ogni tentativo di ribellione popolare al regno di terrore imposto dal monarca.

 

Margaret Lee

Il trono di fuoco - Il giudice sanguinario (1970): Margaret Lee

 

"La corona dimostrerà che questa donna, Alicia Grey, si è abbandonata a pratiche aliene alla nostra religione e contrarie alla legge. Questa è l'imputazione: il primo maggio frequentava un posto dove vengono praticati riti pagani e veniva colta in flagrante assieme a un giovane, altro sospettato di commercio con il demonio." (Capo d'imputazione di Alicia Gray)

 

Maria Rohm, Diana Lorys

Il trono di fuoco - Il giudice sanguinario (1970): Maria Rohm, Diana Lorys

 

Coproduzione internazionale con partecipazione anche italiana (figurano Nicolai alle musiche, Enrico Colombo ai dialoghi e Pietro Martellanza nel ruolo del rivoluzionario Barnaby) che tenta di rifarsi a Il grande inquisitore (1968) attribuendo il ruolo di Price all'altra icona del cinema horror, Christopher Lee. Da un soggetto di Alan Towers, Franco scrive (a più mani, ovvero con il supporto di Michael Haller e Anthony Scott Veitch) un lungo polpettone che dopo i primi venti minuti abbandona il genere di partenza (l'horror) con accumulo di registri spesso inconciliabili: azione, guerra, dramma e sentimentale.

 

Christopher Lee

Il trono di fuoco - Il giudice sanguinario (1970): Christopher Lee

 

Ne esce un fumettone molto ben interpretato e girato, evidentemente forte di un buon budget (notevoli gli scontri armati con cannoni, esplosioni, cavalli e comparse numerose) ma del tutto privo di continuità. Le scene degli interrogatori effettuati alle povere prigioniere, certamente suggerite da La tortura delle vergini (1969), in un'opera di questo tipo appaiono forzatamente inserite e contribuiscono a rendere ancora più dispersiva la visione. Il trono di fuoco è dunque un film molto ben realizzato, forse tra le cose più curate esteticamente da Franco, ma paradossalmente è anche un film lento, retorico e narrativamente disordinato. Da segnalare la presenza dell'attore feticcio del regista, Howard Vernon, qui evidentemente divertito nel ruolo di sadico e sanguinario torturatore di giovani fanciulle incatenate, nude e indifese.

 

scena

Il trono di fuoco - Il giudice sanguinario (1970): scena

 

"La  Strega
E’ sempre donna
E’ completamente calva
Indossa sempre una parrucca
A causa della parrucca è intenta a grattarsi sempre la testa
Ha le pupille degli occhi di colore variabile
Ha la saliva blu come l’inchiostro
Ha mani come artigli
Indossa sempre guanti
Non ha le dita dei piedi
Indossa scarpette con il tacco a punta." (Roald Dahl)

 

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