Trama
Vittoria è una bambina divisa tra due madri: Tina, donna amorevole che vive in rapporto simbiotico con la piccola, e Angelica, fragile e istintiva e dalla vita scombinata. Rotto il patto segreto che le lega sin dalla sua nascita, le due si contendono l'amore di una figlia. Dieci anni appena compiuti, Vittoria vivrà un'estate di domande, di paure, di scoperte, ma anche di avventure e di traguardi, un'estate dopo la quale nulla sarà più come prima.
Approfondimento
FIGLIA MIA: DUE MADRI, TRE FIGURE FEMMINILI
Diretto da Laura Bispuri e sceneggiato dalla stessa con Francesca Manieri, Figlia mia racconta dell'estate di Sara, una bambina di dieci anni chiamata a confrontarsi con due differenti madri da sfidare, odiare, amare e perdonare. La timida Vittoria ha una relazione molto intima e forte con l'amorevole madre Tina ma la loro tranquilla esistenza in Sardegna viene sconvolta da una scoperta inaspettata: la piccola è la figlia naturale di Angelica, una donna fragile e dalla vita scombinata. Quando per problemi finanziari è costretta ad allontanarsi, Angelica chiede la possibilità di conoscere meglio Vittoria e, confortata dall'idea che presto andrà via, Tina accetta la sua richiesta. Alla ricerca di qualcosa di profondo e inspiegabile, Vittoria e Angelica cominceranno a passare sempre più tempo insieme contro la volontà di Tina. Rotto il patto segreto che le lega, Tina e Angelica si contenderanno drammaticamente l'amore di Vittoria, che vivrà giorni di domande, di paure, di scoperte, di avventure e di traguardi.
Con la direzione della fotografia di Vladan Radovic, le scenografie di Ilaria Sadun, i costumi di Antonella Cannarozzi e le musiche originali di Nando Di Cosimo, Figlia mia viene così raccontato dalla regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Berlino 2018: "Figlia mia è la storia di una bambina divisa tra due madri, una storia di maternità imperfetta e di legami inestricabili, alle prese con sentimenti travolgenti e con ferite aperte. Figlia mia è un viaggio in cui tre figure femminili si alternano, si cercano, si avvicinano e si allontanano, si amano e si odiano e alla fine si accettano nelle loro imperfezioni e per questo crescono. Si tratta di una storia che appartiene in maniera equa a ciascuno dei personaggi ed è per tale ragione che ho voluto raccontarla usando i loro tre punti di vista. Vittoria, Angelica e Tina sono tre personaggi i cui cuori sono stati spezzati e che iniziano tre differenti percorsi durante i quali si rimettono in discussione e, alla fine, si accettano completamente. Questi tre personaggi condividono un legame profondo e stretto, che si è creato grazie a un patto segreto alla nascita di Vittoria. Ho scelto di raccontare la storia con i loro tre differenti punti di vista per questa ragione: credo sia il modo migliore per descrivere a pieno la loro relazione.
Con Figlia mia, ho voluto pormi domande sulla maternità. Mi sono chiesta: è possibile crescere con più di una figura materna? Il legame fisico che si ha con la persona che ti ha portato in grembo e ti ha dato alla luce è più importante di quello che si crea con chi invece ti cresce? Ho voluto confrontarmi con uno dei temi caldi dei nostri tempi: il sistema genitoriale tradizionale. Per secoli, le donne sono state indotte a seguire l'ideale della madre perfetta. Credo sia importante e corretto rimettere in discussione tale concetto e ridare valore all'imperfezione. Figlia mia comincia da un sentimento materno arcaico e viscerale ma apre presto una discussione più contemporanea, offrendo una nuova e differente visione, in cui le due donne possono contemporaneamente essere le madri della bambina. Ho cercato un equilibrio perfetto tra le due donne, arrivando a quella che per me era la sola fine possibile: Tina e Angelica sono le madri di Vittoria, in maniera diversa ma uguale".
Il cast
A dirigere Figlia mia è Laura Bispuri. Nata a Roma nel 1977, la Bispuri dopo la laurea in Cinema all'Università La Sapienza ha realizzato nel 2010 il suo primo lungometraggio Passing Time, premiato con il David di Donatello e selezionato come uno dei migliori corti internazionali dall'Académie des… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (7) vedi tutti
film denso ed urticante, nobilitato da ottime attrici impegnate a dar vita a personaggi squallidi. Non conquista ma si vede volentieri. Voto 3 stelle e mezza (2023)
commento di robynestaNon basta la bravura delle tre protagoniste a far decollare un film noioso, ripetitivo e inconsistente.
commento di Artemisia1593La penso proprio come l'Utente "Eusebio" nel 2018 : non ci siamo proprio ! voto.1.
commento di chribio1Mettete uno sfondo (quasi western) tre brave attrici e una discreta storia familiare....chissa'....forse e' il vostro film,per me,promosso.
commento di ezioNella cornice di una natura aspra e selvaggia, tra desolate lande nuragiche,il richiamo ancestrale verso antichi reperti della fertilità è il pretesto per la ricerca di un ruolo sociale ormai smarrito,sempre in bilico tra l'emarginazione dei reietti ed il bisogno di integrazione.Finale affrettato ed improbabile agnizione di un epilogo consolatorio
leggi la recensione completa di maurizio73Intenso, delicato e forte, come il cuore delle tre donne che lo abitano
leggi la recensione completa di yumeDecisamente no.
commento di Eusebio