Costretto da un rovescio di fortuna a sposare una donna che non ama, Mattia Pascal ha un tormentato rapporto coniugale. Dopo un'ennesima lite con la moglie, si reca a Montecarlo dove vince al casinò un'ingente somma. Approfittando di una notizia che lo dà erroneamente per morto, l'uomo si sistema a Roma sotto una nuova identità. Ma nemmeno questa sua seconda esistenza gli sarà propizia. A questa nuova trasposizione per lo schermo del romanzo di Pirandello, non giovano né la scelta di aver attualizzato la vicenda né quella di aver optato per una dimensione grottesca che ne ammorbidisce la carica di amarezza. Il film si regge sul puro mestiere, di Monicelli e di Mastroianni.
'Le due vite di Mattia Pascal' sconta alcune verbosità e lungaggini di derivazione televisiva - specie nella parte introduttiva - ma la mano di Mario Monicelli si sente anche in questo lavoro minore all'interno della sua sterminata filmografia, ricca di grandi film. L'opera di Pirandello, dagli inizi del Novecento è traslata alla metà degli anni '80, epoca in cui uscì il film, ed è… leggi tutto
I motivi per cui questa trasposizione del romanzo - uno dei più celebri - di Pirandello non funziona sono fin troppi; il nostro cinema d'altronde con il Nobel, fra le più grandi penne mai avute dall'Italia, si è cimentato non molto spesso e sempre con risultati mediocri o comunque mai del tutto soddisfacenti (Steno: L'uomo, la bestia e la virtù; De Sica: Il viaggio;… leggi tutto
Mai del tutto fortunato col grande schermo, Luigi Pirandello si ritrova, nell’arco di un biennio, ad essere l’origine narrativa di un paio di lavori d’un certo rilievo, se non altro per i registi impegnati a trasporre le pagine scritte in fotogrammi. Se i fratelli Taviani scelgono coerentemente di approcciarsi all’attività novellistica ed ancestrale del Nobel…
'Le due vite di Mattia Pascal' sconta alcune verbosità e lungaggini di derivazione televisiva - specie nella parte introduttiva - ma la mano di Mario Monicelli si sente anche in questo lavoro minore all'interno della sua sterminata filmografia, ricca di grandi film. L'opera di Pirandello, dagli inizi del Novecento è traslata alla metà degli anni '80, epoca in cui uscì il film, ed è…
È inevitabile confrontare un film come questo con l'opera letteraria dalla quale è tratto, sebbene si tratti di uno di quei lavori "liberamente ispirati a". Se però si riesce a prescindere dalla derivazione letteraria, si può apprezzare un lavoro che, soprattutto nell'ultima parte, quando la riflessione sulla propria identità si fa più pressante,…
I motivi per cui questa trasposizione del romanzo - uno dei più celebri - di Pirandello non funziona sono fin troppi; il nostro cinema d'altronde con il Nobel, fra le più grandi penne mai avute dall'Italia, si è cimentato non molto spesso e sempre con risultati mediocri o comunque mai del tutto soddisfacenti (Steno: L'uomo, la bestia e la virtù; De Sica: Il viaggio;…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (1) vedi tutti
Film che oltre a Mastroianni e la Morante non ha molto per essere apprezzato.voto.1.
commento di chribio1