Regia di Tommy Bertelsen vedi scheda film
Lei è sulla strada per essere valedictorian tra i diplomandi. Lui è popolare e piace più o meno a tutti. Condividono ogni cosa, sono quasi la stessa persona. E chi ha visto Inseparabili di Cronenberg sa cosa può scaturire dal conubbio gemelli e cinema. La loro esistenza di agiatezza e alte aspettative viene repentinamente sconvolta. Un litigio e un tragico schianto in cui il ragazzo, Matt perde la vita. Così Liv dovrà affrontare il fatto di aver perso non un membro della famiglia, ma una vera e propria parte di se stessa.
La discesa nella psicosi è rapida, Matt è morto ma non è morto, è ancora con Liv, in forma di fumosa voce e poi di malattia.
Feed ci mette un po' a rivelarsi nel suo tema più scottante, non il rapporto morboso tra due gemelli, visti come due facce della stessa medaglia, ma i disordini alimentari. E riesce a cogliere ciò che altri non avevano fatto, la vera malattia non è fisica. Non si indugia nel deperimento del corpo di Liv ma si scava nella sua mente, esplorando le modalità in cui la sua psiche si frammenta, il modus operandi del suo spettro interiore che la costringe a rifiutare il cibo e nasconderlo per darlo all'inesistente Matt. E tutto ciò è una scelta vincente, accompagnata da una regia "pop" e patinata ma mai fastidiosa e dissonante. Feed riesce ad essere un efficace dramma non sul dolore, ma sul caos che ne segue, quell'accumularsi di disordine che risucchia un'esistenza sotto una pila di incoerenza e la risputa in frantumi. E sappiamo che il demone può essere anestetizzato ma non se ne andrà mai del tutto.
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