Regia di Tim Burton vedi scheda film
Il simpatico elefantino, creato dal pennarello da Walt Disney, rivive tramite i pixel di Tim Burton senza far rimpiangere il modello.
E' forse il film meno personale di Tim Burton, quindi quello che mi piace di più. Non è un paradosso, ma la constatazione di non riuscirmi a sintonizzare sulle onde di un autore, nel cui mondo non sono mai riuscito ad entrare. Qui, invece, è alle prese con un classico Disney, e si capisce che l'intera operazione è abbastanza convenzionale e prevedibile. Precisato ciò, il film lo dirige abbastanza bene, e soprattutto perché riesce a rendere l'elefantino simpatico come il primo Dumbo, benché qui siamo in pieno campo digitale. A proposito, a volte è difficile distinguere gli elementi reali da quelli inseriti digitalmente. Anche il ritmo generale mi è sembrato buono.
Tra gli attori, alcuni sono abbastanza inespressivi, come il padre e la bambina; questa, poverina, credo sia stata scelta perché è bellina, ma proprio non sa recitare. Un tantino più incisivi, invece, ho trovato il calvo cattivo, e l'infelice moglie del magnate, che ha una sua aria tutta particolare. Un po' troppo scorbutico, forse, è Danny de Vito, che è ormai la caricatura di se stesso.
Comunque il film si lascia guardare volentieri, e comunque si discosta dalla piattezza di certi prodotti Disney di oggi.
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