Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Il giorno del venticinquesimo anniversario di matrimonio, il titolare di una rivendita di articoli religiosi, apprende che la consorte è lesbica, e viene lasciato. Nei giorni successivi, assume come commessa all'interno del proprio lussuso esercizio una commessa giovane, spontanea, disinibita, già vittima di molti dolori eppure ancora piena di voglia di vivere; essa iscrive il disperato titolare ad un social network che agevola la conoscenza tra persone di sesso opposto, con la conseguenza che il personaggio interpretato da Carlo Verdone - ancora innamorato della prima moglie - inizierà a vivere una serie di tragicomiche avventure sentimentali. Nel frattempo la commessa, impersonata da Ilenia Pastorelli, si trova a dover fronteggiare le pesanti richieste di una coppia di usurai. Il film è gradevole nella prima metà; Verdone va sul sicuro, interpretando un ruolo che gli è caro, quello di un alto-borghese che vive attaccato a certezze sempre più "traballanti", e che, quando le vede svanire, tenta di difendere le apparenze; ciò finchè, grazie all'influenza della vitalità della sua giovane commessa, si trova a tu per tu con l'immagine di sè stesso da giovane, e comprende di non aver vissuto "fino in fondo". Ilenia Pastorelli ha il ruolo di una persona che, nonostante la giovane età, la vita l'ha vissuta fin troppo - ricavandone gioie e dolori - e lo continua a fare; grazie alle capacità dei due attori protagonisti e la valida - benchè non originale - caratterizzazione dei personaggi, il film si rivela piacevole; è deludente, però la conclusione, che arriva piuttosto improvvisa ed è a mio parere artificiosamente positiva. Rende l'intera vicenda un po' troppo favoletta. Un film senza infamia e senza lode, diverte, benchè non entusiasmi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta