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Benedetta follia

Regia di Carlo Verdone vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Benedetta follia

di Marco Poggi
6 stelle

Carlo Verdone interpreta un film sulla crisi dell'uomo di mezza età, affidandosi alla giovane verve coatta della romana Ilenia Pastorelli e agli autori di "LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT". Si ride grazie alle battute e alle donne che circondano l'attore, che non è più giovane e non può quindi approfittare della co-protagonista di turno.

Carlo Verdone interpreta un film sulla crisi dell'uomo di mezza età, lasciato dalla moglie (un'azzeccata Lucrezia Lante Della Rovere) dopo  anni di matrimonio. In cerca di compagnia, si ritrova fra i piedi una giovane "de borgata" che lo aiuta a cercare l'anima gemella tramite cellulare. Notevole la scena dell'allucinazione psichedelica in puro stile disco anni '70, simpatiche le donne che il nostro invita a cena per farsi conoscere, specie la veneta ubriaca, l'assatanata che nasconde il cellulare di Carlo dove no batte il sole e l'infermiera di buon cuore. Ilenia Pastorelli, la co-protagonista, è bella e provocante: peccato che ormai, per lei, Verdone sia fuori tempo massimo, perché il tempo non risparmia nessuno, nemmeno il creatore di capisaldi cinematografici come "UN SACCO BELLO" (che viene pure citato in una scena clou dove compare il coatto che nel film del 1980 scambiava la sua motociletta per un'auto decapottabile nera per andare a fare un viaggio a Cracovia, in cerca di sveltine con le donne, perlopiù prostitute, del luogo) e "BIANCO, ROSSO E VERDONE". Carlo Verdone torna a circondarsi di donne di ogni tipo e  di ogni età per raccontarle alla sua maniera, affidandosi agli sceneggiatori e alla co-protagonista di "LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT". Forse quello di troppo, però, è proprio lui, ormai non più quel giovane trentenne degli esordi, nel il 45enne di "VIAGGI DI NOZZE", che dovrebbe lasciare il suo ruolo ad altri attori giovani, dedicandosi solo alla regia dei suoi film, come paventava qualche tempo fa...ma chi sarebbe oggi l'erede di Carlo Verdone, o la sua controfigura "da giovane"?

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