Regia di Luca D'Ascanio vedi scheda film
Alcuni attori italiani spiegano cos'è l'IMAIE (Istituto Mutualistico per la tutela degli Artisti, Interpreti ed Esecutori), perchè esso non funziona e come andrebbe cambiato.
In realtà come film non è niente di particolarmente elaborato (come il doppio senso del titolo, se vogliamo), ma Una commedia italiana che non fa ridere – no, non si parla di cinepanettoni – riserva tutto il suo potenziale nei contenuti. Una sorta di pamphlet, di atto di denuncia verso l’IMAIE, un appello a favore di una migliore e più trasparente gestione dei diritti degli artisti e dei produttori di cultura del Belpaese. Un appello corale che vede la partecipazione di una lunga lista di attori più o meno noti, fra i quali spiccano senz’altro Neri Marcorè, Valeria Golino, Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Elio Germano, Claudio Santamaria, Paolo Calabresi, Giuseppe Battiston, Paolo Sassanelli, Valeria Solarino e – dulcis in fundo – Franca Valeri, ultranovantenne ma determinata come non mai. I volti degli interpreti scorrono sullo schermo, su sfondo nero, mentre leggono o recitano una specie di manifesto del settore culturale nostrano, con una manciata di secondi appena riservata a ciascuno dei protagonisti. In totale si contano sette minuti di film più un paio di titoli di coda. Luca D’Ascanio, più attivo come sceneggiatore, come regista ha licenziato qualche corto e un solo lungometraggio, Bell’amico, del 2002. Sufficienza ‘politica’. 6/10.
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