Regia di Benoît Jacquot vedi scheda film
Si resta insoddisfatti, perché tutto resta un po' in superificie, trama e personaggi. Non c'è coinvolgimento, non si approfondisce nulla e dopo aver letto la trama ti aspetti di assistere quantomeno a questo viaggio negli inferi del protagonista. Ma niente di tutto questo, lui tira fuori solo quello che sembra dall'inizio: un semplice furfantello. Non è innamorato della sua fidanzata ma neppure di Eva, questa fantomatica ossessione per la prostituta io non la vedo. Usa a suo esclusivo vantaggio tutto quello che gli capita, niente di più. Innamorato solo di sé. Peccato non aver saputo sfruttare il personaggio, il viso prometteva bene, mi ricorda molto quello di Tchéky Karyo in Nikita, con lo stesso sorrisetto un po' beffardo e un po' malvagio, quasi un ghigno. La Huppert ormai non fa che ripetere lo stesso copione, di film in film, ma se se la cava sempre bene, anche se qui si muove con tale rigidità che sembra mancarle solo il bastone da passeggio. Per me rimane la sua sublime intepretazione in 'La pianista' e su quel ricordo la vedo sempre con piacere, anche se in film che deludono, come questo o ancora 'Elle', che non sono riuscita ad apprezzare.
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