Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Ed è accaduto anche al buon vecchio Clint: ad un certo punto della sua carriera da regista c’è stata come una virata, un cambio di rotta, le pellicole che dirige si sganciano dai sentimenti e diventano compiti ben fatti che sembrano non possedere il carattere dei film precedenti.
Accade anche con Ore 15:17 - Attacco al treno, la pellicola che racconta dell’attentato del 21 agosto 2015 sul treno in viaggio da Amsterdam a Parigi; altra caratteristica dei film più recenti di Eastwood: raccontare la cronaca vera in chiave romanzata ma comunque fedelissima.
Ore 15:17 - Attacco al treno infatti parte dall’infanzia dei tre protagonisti, amici da sempre, e ci porta poi fino ai giorni nostri, per raccontarci il legame che unisce quei bambini diventati ormai uomini, e anche per farci capire il motivo scatenante di quei comportamenti che li contraddistinguono.
La mancanza di quel trasporto emotivo, che avevo molto apprezzato in quelle sue pellicole in cui era presente, rende il racconto quasi una cronaca documentaristica di un fatto realmente accaduto e che ben pochi ricordano, limitando le sensazioni dello spettatore che non riesce ad essere coinvolto dal racconto quanto dovrebbe.
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