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Ore 15:17 - Attacco al treno

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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La recensione su Ore 15:17 - Attacco al treno

di Furetto60
6 stelle

Storia vera dell' attentato sventato sul Thyalis 9364, Amsterdam-Parigi. Buon film, ma non tra i migliori, del grande Eastwood

Spencer Stone, Alek Skarlatos e Anthony Sadler, sono ancora degli indisciplinati scolaretti, quando s'incontrano la prima volta dal preside, sulla panchina dell'anticamera, in attesa di un provvedimento punitivo. Il film ripercorre le vite di questi tre compagni di scuola e poi amici, dai problemi dell’infanzia, alla ricerca del loro posto nel mondo, e di un'amicizia salda e lunga tutta la loro vita, la scelta di arruolarsi, per due, su tre di loro, un viaggio estivo in Europa e un treno, il Thalis da Amsterdam a Parigi, che cambierà le loro vite e salverà quelle di molte altre persone. Saranno ancora insieme molti anni dopo, a Parigi, davanti al Presidente della Repubblica, per ricevere la legione d'onore.

Clint Eastwood racconta la storia vera, di questi tre ragazzi di Sacramento, che nel pomeriggio del 21 agosto 2015,sventarono il tentato attacco terroristico sul treno Thyalis 9364, Amsterdam-Parigi, bloccando a mani nude un armatissimo miliziano dell'ISIS, pronto a fare una strage. Durante quell’esperienza, difficile, dura e audace, il loro forte legame, l'affiatamento umano,costituirono il loro plus-valore,l'arma in più. Il regista utilizza per la sceneggiatura le loro stesse memorie, estrapolate da un libro autobiografico e scegliendo una strada coraggiosa e poco battuta, specie in questo genere, cioè non assumendo per i ruoli primari, attori professionisti, ma facendo recitare i veri protagonisti della storia, che non fanno altro che interpretare se stessi e replicare quanto accaduto. Eastwood rielabora con puntuale e acuto senso realistico, le vite di “uomini qualunque” che compiono gesti eccezionali. Tre tizi, più un quarto passeggero ferito, senza appartenenze politiche, partitiche, ideologiche, Spencer, Alek e Anthony ripetono infatti quello che fecero quel giorno su quel treno, come le attività che svolsero nelle ore e negli immediati giorni precedenti, mentre si rilassavano in giro per l’Europa. Il regista adopera l’espediente temporale dei lunghi flashback nel passato dei protagonisti, per poi riavviare la storia con rapidi balzi in avanti, nella preparazione dell’attentato sul Thyalis con oggettive dall’esterno e brevi sequenze in interno. Nulla di particolarmente spettacolare, ma viene alimentata un’impalpabile tensione, per preparare l’apice del pathos nelle convulse sequenze conclusive, durante la colluttazione con il sanguinario terrorista. Dunque film molto sobrio ed essenziale, che concede poco o nulla agli “effettoni” speciali, formalmente compassato e rigoroso.

Buon film, ma non tra i migliori, del grande regista/attore statunitense



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